Ogni anno sono 1.500 gli automobilisti che bloccano le linee tranviarie milanesi. La sosta per acquistare mobili. La Jeep causa disagi per mezz’ora: traffico deviato e bus sostitutivi
Lapo Elkann riparte tra gli insulti (Salmoirago) |
MILANO – All’Atm, l’azienda dei trasporti milanese, stanno ancora facendo i conti della multa che dovrà pagare Lapo Elkann. Ieri, il suo suv «mimetico» ha bloccato il traffico in corso San Gottardo a Milano per una buona mezz’oretta. Oltre alla multa, l’imprenditore della moda si è beccato anche gli insulti dei passanti e dei passeggeri dei mezzi pubblici. Galeotto fu il parcheggio. E soprattutto la dimensione del mezzo. Sono circa le 15 e 30, quando il «bestione» del giovane Elkann arriva in corso San Gottardo, direttrice fondamentale per il passaggio dei tram e dei mezzi pubblici. Il parcheggio, se pur nei pressi delle strisce blu, non è – per dirla eufemisticamente – dei migliori.
La Jeep Grand Cherokee sporge come un elefante verso la carreggiata. Elkann si allontana per sbrigare le sue commissioni. Pochi minuti dopo si avvicina il primo tram della linea 3. Niente. Non si passa. Parte l’incolonnamento. Uno dopo l’altro i tram si bloccano, i passeggeri protestano, i pedoni si affollano incuriositi. Arrivano gli uomini della centrale operativa dell’Atm. I minuti passano. Anche perché è difficile trovare un carro attrezzi in grado di smuovere un bestione del genere. L’Atm devia i tram e contemporaneamente organizza dei bus sostitutivi. Alle 16 e 10, cappellino in testa, arriva Elkann. L’accoglienza non è delle migliori. Partono gli insulti e le invettive. Elkann si scusa, prende la multa per sosta vietata e riparte.
Ma è solo la prima tranche. La seconda è in arrivo. Perché Atm sta facendo i conti di quanto è costato il blocco: dai minuti di fermo, al numero di vetture bloccate, ai bus sostitutivi messi in strada, persino all’orario in cui si è verificato il fermo. A una prima stima, molto approssimativa, si parla di una cifra che varia tra i mille e i 1.500 euro. Elkann, che si era recato in corso San Gottardo per acquistare dei mobili, si è detto molto amareggiato per quello che è successo e ha chiesto scusa al personale e ai passeggeri dell’Atm. Il blocco del traffico dei mezzi pubblici dovuti a parcheggi «azzardati» non è una novità per Milano. Ogni anno sono 1.500 gli automobilisti che bloccano le linee tranviarie milanesi con un’auto sulle rotaie. Il che significa 200 minuti di fermo dei mezzi pubblici al giorno. Troppi.
Maurizio Giannattasio