Gp d’Italia. Domenicali: «Abbiamo il potenziale per vincere, ma i nostri concorrenti sono forti Qui temo la McLaren»
MONZA – Jeff Mainwood è un ventenne inglese che – un mese fa, in un incontro organizzato dall’associazione dei team Fota – si è presentato completamente vestito di rosso Ferrari a Woking (il quartier generale della McLaren): ieri è venuto anche a Milano alla sede della Pirelli (stessa occasione e vestito nello stesso modo, ma qui è facile) dove ha vinto una stretta di mano con Stefano Domenicali e, soprattutto, un ingresso a Monza.
Fiero della sua sfrontatezza («Dovevate vedere la faccia di Ron Dennis!») Jeff ancora non sa dove dormirà («Credo in campeggio»), ma fa parte di quel popolo in ansia per rivivere la scena dell’anno scorso: Fernando Alonso sul podio e una marea rossa sotto. «Complimenti per il coraggio, ti prometto una foto con Alonso e Massa», gli dice Domenicali che ha appena finito di rispondere alle domande dei tifosi.
Tra richieste di assunzione e proteste sul caro biglietti («A Monza 500 euro non bastano per portare la famiglia») Domenicali cerca di far fronte alla Domanda dell’anno: la Ferrari può vincere? Risposta: «Abbiamo il potenziale per riuscirci, ma i nostri concorrenti sono forti. Mi aspetto una McLaren più competitiva del solito e una Red Bull invece come al solito, quindi forte, anche se dice che il circuito non è tra i suoi favoriti. E la Mercedes sul rettilineo potrà sfruttare la sua velocità di punta. Ma questa volta, con ben due zone della pista dove sarà possibile usare l’ala mobile, i sorpassi saranno molti e partire in pole non sarà così importante». Considerato che la Red Bull di pole ne ha conquistate 12 su 12, le speranze rosse partono da qui. Dovranno, poi, sopravvivere alla prima curva, «perché uscire indenni e in buona posizione lì sarà determinante».
Correre il Gp di Monza per la Ferrari è un po’ come giocare il derby per una squadra di calcio: certo, è meglio vincere lo scudetto, ma negli anni non è una bella consolazione. La Rossa ci arriva con due problemi principali, uno psicologico e l’altro tecnico. Il primo «sta nel gestire la pressione, non dobbiamo farci travolgere dall’aspetto emotivo». Ecco perché nessuno vuole dire che questa può essere la gara salva-stagione. Il secondo problema, tecnico, è non bissare la delusione di Spa, pista veloce quanto Monza. Domenicali pare rassicurante: «In Belgio abbiamo portato sviluppi che non hanno funzionato, a Monza si usa un pacchetto aerodinamico unico. E poi a Spa c’erano le condizioni per noi più difficili». Ovvero, il freddo. Nonostante per domenica sia prevista pioggia (lassù qualcuno non ama le Rosse), il clima dovrebbe essere più mite. «È un problema storico della Ferrari, saranno dieci anni che è così: le gomme non rendono in certe condizioni, poi però le facciamo durare più degli altri. È un tema sul quale mi aspetto grandi risposte dai miei ingegneri nel 2012».
Già, perché con il Mondiale «che può perdere solo Vettel», le attese sono per forza rivolte alla prossima stagione. «Ho posto obiettivi molto ambiziosi, dobbiamo partire subito fortissimo». Ma prima – appunto – c’è Monza. Massa e Alonso ieri erano a Maranello alla presentazione della 458 Spider, assieme al presidente Montezemolo che in questi giorni di attesa non si muove dalla base. Sabato, però, come da tradizione, sarà in circuito. Desideroso, più degli altri (e per tanti motivi), di festeggiare il Gp del 150° anniversario dell’Unità d’Italia in un certo modo. Giusto per aggiungere aspettative sulla povera Rossa.
Arianna Ravelli