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Il Pdl: «Il ministro della Giustizia mandi gli ispettori in procura a Napoli»

A chiederla al Guardasigilli Palma sono i deputati del Pdl Enrico Costa e Manlio Contento. Interpellanza urgente per la fuga di notizie sulla telefonata tra il premier e Lavitola e gli interrogatori della segretaria Marinella e dell’avvocato Perroni

NAPOLI – Si disponga subito un’ispezione alla procura di Napoli per la fuga di notizie che c’è stata e che ha portato alla pubblicazione di intercettazioni non ancora depositate e non ancora a conoscenza delle parti. A chiederla al Guardasigilli Francesco Nitto Palma sono i deputati del Pdl Enrico Costa (capogruppo in commissione Giustizia) e Manlio Contento in un’interpellanza urgente appena depositata alla Camera. La pubblicazione di tali intercettazioni, scrivono, riguarderebbe tra l’altro solo contenuti «specifici e parziali». Cosa che porterebbe a ritenere che «la fuga di notizie possa essere stata favorita in modo da danneggiare, attraverso il rilievo dato alle notizie, proprio la vittima dei reati contestati agli indagati e cioè il presidente del Consiglio».

LE INDAGINI – «Per l’ennesima volta i mezzi di comunicazione hanno riportato il contenuto di stralci di atti di indagine compiuti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli», scrivono i parlamentari. «Numerosi quotidiani, infatti, hanno riportato parte di una conversazione telefonica intervenuta tra Valter Lavitola, attualmente indagato dalla medesima procura, e il presidente del Consiglio, conversazione che sarebbe avvenuta appena il 24 agosto 2011». «Altrettanto – aggiungono – risulta accaduto in relazione alle informazioni testimoniali rese agli inquirenti, pochi giorni orsono, dalla segretaria del capo del governo Marinella Brambilla». «Infine – proseguono Costa e Contento – la stessa situazione risulta essersi verificata con riferimento alle recenti dichiarazioni testimoniali rilasciate allo stesso ufficio dall’avvocato Giorgio Perroni». Ma «dalle informazioni in possesso degli interroganti, gli atti di indagine concernenti tutti i casi riportati non risultano essere stati ancora depositati, conseguentemente non dovrebbero essere a conoscenza di terzi essendo nell’esclusiva disponibilità e custodia degli Uffici della Procura della Repubblica di Napoli». Il caso merita dunque «l’attenzione del ministro della Giustizia e del Servizio Ispettivo allo scopo di accertare se sussistano eventuali responsabilità nella gestione del procedimento ed in particolare del fascicolo contenente gli atti di indagine sopra richiamati». Costa e Contento chiedono dunque al Guardasigilli «se non ritenga doveroso disporre urgentemente l’ispezione presso gli uffici della Procura di Napoli per accertare i fatti allo scopo di avviare le iniziative di legge nei confronti di eventuali responsabili». (fonte: Ansa)

Il Pdl: «Il ministro della Giustizia mandi gli ispettori in procura a Napoli»ultima modifica: 2011-09-09T16:44:14+02:00da
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