Proteste dopo la morte di 5 agenti al confine con Israele. Devastata la sede diplomatica. Tre morti, oltre mille feriti. L’ambasciatore rientra a Gerusalemme
IL CAIRO – «Incidente serio, evitato un disastro». È il commento del premier israeliano Benjamin Netanyahu all’assalto dell’ambasciata israeliana al Cairo. C’è stato anche un intervento delle forze speciali egiziane che hanno tratto in salvo sei israeliani dalla sede della missione. Lo ha reso noto un funzionario di Gerusalemme. «C’era viva preoccupazione per la loro sicurezza», ha detto parlando con la copertura dell’anonimato. «Alla fine sono stati salvati da commando egiziani». È stata convocata una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri egiziano con il Consiglio supremo delle forze armate.
TENSIONE – Tensione a livelli di guardia tra Egitto e Israele dopo la morte nelle scorse settimane di cinque poliziotti egiziani al confine con Israele, per un’azione dei militari di Tel Aviv dopo una serie di attentati compiuti il 18 agosto a Eilat e nel sud di Israele. È di tre morti e 1.049 feriti il bilancio ufficiale degli scontri tra manifestanti e forze di polizia e sono state arrestate 19 persone. L’ambasciatore israeliano e il personale sono stati evacuati e sono rientrati in Israele, nella missione è rimasto solo un console. Il presidente americano Barack Obama ha lanciato un appello all’Egitto a garantire la sicurezza dell’ambasciata israeliana.
SCONTRI – I manifestanti hanno demolito parzialmente un muro di protezione costruito due giorni prima dalle autorità egiziane davanti alla sede diplomatica e hanno invaso i locali della missione devastandola. Un manifestante ha rimosso la bandiera israeliana, come già avvenuto il 21 agosto. «Negli scontri ci sono stati centinaia di feriti e diverse vittime», ha detto un testimone all’Ansa.
Redazione Online