Gli azzurri di Mazzarri debuttano sul sintetico del Manuzzi superando 3-1 il Cesena: decisivi l’ingresso dello slovacco e l’espulsione di Benalouane. Ora per il Pocho è compagni è il momento di tuffarsi in Champions: mercoledì c’è il City.
CESENA-NAPOLI 1-3
3′ pt Lavezzi (N), 24′ pt Guana (C), 21′ st Campagnaro (N), 42′ st Hamsik (N)
E’ cominciato con un successo il campionato 2011-12 del Napoli, capace di portare a casa i tre punti dal campo (sintetico) del Cesena. Tre punti e tre gol, siglati da Lavezzi, Campagnaro e Hamsik, con l’intermezzo della rete di Guana che, nel primo tempo, aveva siglato l’effimero pareggio. Ma, una volta rimasto in 10, il Cesena non ha potuto nulla, lasciando campo libero ad una squadra decisamente più forte. Che, all’inizio, si è pure permessa di rinunciare ad Hamsik, pagandone però le conseguenze: una volta entrato lo slovacco, le cose sono decisamente cambiate.
Interessante, al di là del dato tecnico, la novità riguardante il terreno di gioco: per la prima volta nella storia della Serie A, infatti, si è giocato su un terreno in erba sintetica. Prime sensazioni? Rimbalzi più veloci, all’apparenza niente buche ma qualche solco tipico dei terreni di calcetto. Una novità che farà parlare, tanto a Cesena quanto a Novara.
Per il Napoli, tutto era iniziato per il verso giusto. Dopo nemmeno 3′, Lavezzi aveva già siglato lo 0-1: con una incredibile leggerezza difensiva, i romagnoli hanno consentito a Campagnaro di trasformare una rimessa laterale a tre quarti in un assist di 30 metri, restando immobili per la gioia del Pocho. Il Cesena, però, non si è disunito e, con il passare dei minuti, è cresciuto mettendo spesso in difficoltà il Napoli sualla zona centro-sinistra della difesa, dove le difficoltà di Aronica al cospetto del dinamismo di Eder erano evidenti. Meritato il pareggio di Guana (ma Cannavaro, nell’occasione, si è lasciato anticipare con troppa facilità), con il Cesena bravo a spingere e mettere poi in difficoltà gli azzurri. Così sino all’espulsione di Benalouane: seconda ammonizione per un fallo di mano evitabile, Cesena in 10 e per il Napoli la strada era tornata, di nuovo in discesa. Fra le reti di Campagnaro e Hamsik, però, da segnalare un clamoroso errore di Pandev, capace di calciare sulla traversa, a porta vuota, un pallone che era ben più semplice mettere dentro. Ora, per gli azzurri, è il momento di pensare al Manchester City. C’è la Champions, con tutto il suo fascino, nell’orizzonte di Mazzarri e dei suoi.
(l.l.)