PROVINCIA DI frosinone. Fumo, fiamme e 4 deflagrazioni nella pirotecnica Cancelli ad Arpino: distrutta azienda a gestione familiare
ROMA – Una fabbrica di fuochi d’artificio di Arpino (in provincia di Frosinone) è in fiamme in seguito ad un’esplosione che avrebbe provocato la morte di almeno cinque persone. Ma il bilancio potrebbe essere più grave: risulta dispersi almeno un altro dipendente.
Quattro esplosioni, fumo e fiamme all’interno della Pirotecnica Arpinate, gestita dalla famiglia Cancelli, in via Sant’Altissimo. La prima deflagrazione si è registrata alle 14.45 nella zona di Carnello. I soccorsi sono ostacolati da un violento incendio, le fiamme minacciano anche alcune vicine abitazioni che sono state evacuate. L’area della fabbrica è stata transennata.
AMBULANZE ED ELICOTTERI – Due elicotteri del 118 sono atterrati nella zona del disastro; il soccorso sanitario ha inviato due auto mediche e cinque ambulanze. Squadre di vigili del fuoco sono arrivate anche da Colleferro. Al momento è altissimo il rischio esplosioni, per cui i pompieri non possono far altro che operare a distanza e intervenire sull’altro incendio che, in seguito all’esplosione, si è sviluppato su un vicino bosco.
UCCISI PADRE E DUE FIGLI – Tre delle vittime sarebbero state le più vicine al punto in cui è avvenuta la prima esplosione nel pomeriggio di lunedì 12 settembre: a morire per primi un uomo e i suoi due figli, titolari della fabbrica di fuochi d’artificio. Claudio, presidente della Pirotecnica Arpinate, Giuseppe e Giovanni Cancelli – rispettivamente amministratore e titolare dell’azienda – sono deceduti nell’incendio seguito alla prima esplosione.
La fabbrica, come sottolinea il sito internet dell’azienda, era «dotata di un sistema di sorveglianza», rispettava tutte le norme di sicurezza ed aveva vari blocchi di produzione con laboratorio, presse, reparto di confezionamento e un sistema di illuminazione brevettato anti-deflagrazione. Cisterne d’acqua esterne completavano la dotazione antincendio.
DISTANZA DI SICUREZZA – L’azienda era stata realizzata a distanza di sicurezza degli abitati, in mezzo ai boschi vicini ad Arpino. Le operazioni di spegnimento dell’incendio sono ancora in corso e si attende di poter verificare se vi siano altre vittime tra le macerie del capannone. L’esplosione sarebbe stata provocata dallo stesso materiale stoccato all’interno dell’azienda.
Redazione online