«L’economia mondiale rallentata dalla crisi del debito nel Vecchio Continente». Il presidente americano: «Grecia caso più urgente», ma attenzione ai mercati e ai rischi per Spagna e Italia
BRUXELLES – «La Grecia è evidentemente il problema più urgente» in Europa. Barack Obama entra così nel merito della crisi del debito del Vecchio Continente. Non senza una riflessione sulla Spagna e anche sul nostro Paese. L’occasione è una tavola rotonda con dei giornalisti ispanici, cui ha preso parte anche un giornalista della Afp. Il presidente americano è convinto che finchè non sarà risolta la crisi europea del debito l’economia mondiale resterà debole. A riguardo, Obama ha voluto sottolineare che gli Stati Uniti lavorano con le autorità europee per stabilizzare la situazione. «Si stanno adottando misure per rallentare la crisi, non per fermarla», ha detto anche l’inquilino della Casa Bianca. «Un problema più grave – ha aggiunto senza nascondere preoccupazione – è cosa accadrebbe in Spagna e in Italia se i mercati dovessero continuare a prendersela con questi due grandi Paesi», ha affermato Obama.
ROMA E PECHINO – Le dichiarazioni del presidente americano arrivano all’indomani delle indiscrezioni del Financial Times, il base alle quali il governo di Silvio Berlusconi avrebbe proposto a Pechino acquisti «significativi» di titoli di Stato italiani in un incontro del 6 settembre scorso. Fonti del Tesoro ora confermano l’incontro tra il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e una delegazione di investitori cinesi. Nessun commento, però, sull’oggetto del colloqui. Pechino, dal canto suo, non ha né confermato né smentito le notizie secondo le quali sono in corso colloqui tra Italia e Cina per l’ acquisto da parte della Cina di una importante quota del debito sovrano italiano. La portavoce del ministero degli Esteri cinese Jiang Yu, in una conferenza stampa, si è limitata ad affermare che il suo ministero non è responsabile dei contatti sui problemi economici, dei quali si occupano «altri dipartimenti».
Redazione Online