LA FINANZA E LA CRISI. Anche Bnp nella «lista nera» dell’Agenzia. Il premier cinese Wen Jiabao tende la mano ma tuona: «Bruxelles ci riconosca lo status di economia di mercato»
L’agenzia di rating Moody’s ha tagliato, riducendolo di un «notch», il giudizio sul debito di due tra le principali banche francesi, Crédit Agricole e Société Générale. L’outlook sul debito a lungo termine è «negativo» per entrambe gli istituti vista la loro esposizione all’economia greca. L’agenzia ha tagliato i rating sul debito e sui depositi di SocGen a Aa3 da Aa2. L’outlook sui rating sul debito a lungo termine è negativo. Per Crédit Agricole, Moody’s ha tagliato il rating Bank Financial Strength di un notch a C da C+ e i rating su depositi e debito a lungo termine di un notch a Aa2 da Aa1. Nella «lista nera» delle banche francesi c’è anche Bnp Paribas, su cui Moody’s mantiene la revisione per un possibile downgrade dei rating a lungo termine.
LE BORSE TREMANO – Le notizie comunicate dall’agenzia internazionale avranno molto probabilmente un sensibile impatto sull’andamento delle Borse europee. I mercati asiatici hanno già vissuto una giornata negativa, malgrado la chiusura positiva di Wall Street l’altra sera e il buon recupero delle Borse europee nel pomeriggio di lunedì. I future sui listini europei sono negativi, mentre torna la tensione sul mercato dei bond, visto che lo spread (ovvero il differenziale di rendimento) tra i titoli di Stato italiani e i Bund tedeschi si riavvicina pericolosamente verso il livello record di 400 punti.
PECHINO: INVESTIREMO IN EUROPA – «La Cina continuerà ad aumentare i suoi investimenti in Europa», perché fiduciosa nella capacità del Vecchio Continente di riprendersi e crescere. È quanto dichiarato dal premier cinese Wen Jiabao in apertura della sessione estiva del Forum di Davos, che si svolge a Dalian, nel nord-est della Cina. «La Cina crede che l’economia europea possa riprendersi», ha spiegato il premier cinese, pur chiedendo ai Paesi europei di «ridurre il debito» e auspicando «che i leader europei e i dirigenti dei principali paesi europei, delineino con coraggio le loro relazioni future con la Cina da un punto di vista strategico». Con queste parole, Wen ha fatto riferimento alla richiesta della Cina di vedersi accordato lo statuto di «economia di mercato» da parte dell’Unione europea, che invece ha stimato finora che non fossero raggiunte le condizioni. Pechino ha ribadito il suo sostegno all’Europa in queste ultime settimane, durante le quali la crisi del debito si è aggravata in modo serio, trascinando nel baratro le Borse mondiali. Già impegnata a sostenere la Grecia, la Spagna e il Portogallo, Pechino non ha fatto espliciti riferimenti in questa sede ad eventuali acquisti di titoli di stato italiani.
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