Nerazzurri dopo la sconfitta con il Palermo in campo contro la formazione turca. I partenopei affrontano il Manchester City di Roberto Mancini
NAPOLI – Operazione «Champions League». Non è il titolo dell’ultima produzione cinematografica del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ma la missione che la squadra azzurra sarà chiamata ad affrontare a partire da mercoledì quando i partenopei, dopo 21 anni di assenza, affrontando il Manchester City di Roberto Mancini, torneranno a calcare il palcoscenico della più prestigiosa tra le competizioni per club europei. Il girone è quello della morte, il peggiore che potesse capitare, ma il Napoli è sorretto dall’entusiasmo straripante del capoluogo partenopeo (e da quello che verrà dai 2700 sostenitori azzurri presenti all’ Etihad Stadium) ed è condannato a non avere paura di nessuno, neppure dello squadrone assemblato da Mancini con i faraonici investimenti del poco più che quarantenne sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, uno degli uomini più ricchi degli Emirati arabi e dell’intero pianeta. Il City di Mancini resta comunque favorito, anche se la squadra di Mazzarri intende cercare il risultato utile dal primo all’ultimo minuto.
MORATTI – Gasperini cambia o non cambia modulo? Sono in molti a porsi questa domanda, i tifosi dell’Inter in primis. I nerazzurri dopo la sconfitta con il Palermo alla prima di campionato, arrivano all’appuntamento di Champions League contro il Trabzonspor con qualche dubbio non tanto di uomini quanto di modulo. Il consiglio del presidente Massimo Moratti al suo allenatore è quello di abbandonare il 3-4-3 che la squadra non digerisce ancora appieno per tornare ad un modulo a quattro in difesa. «È il momento di cambiare modulo? Sarà Gasperini a vedere, comunque penso di sì», ha sentenziato Massimo Moratti che prevede novità sul modulo tattico dopo la sconfitta di Palermo: «Ci siamo rimasti male tutti, penso per primo l’allenatore, quindi credo che sia lui stesso, senza bisogno di nessuna spinta, a cercare i rimedi necessari, se non altro al momento per rimettere la squadra in condizione di aver fiducia», dice Moratti, che già prima della trasferta di Palermo aveva detto che, se le cose non fossero andate bene, l’allenatore avrebbe capito quale sarebbe stato il momento di cambiare. Il tecnico ci pensa, anche se, a suo dire, il problema non è quello. «Cambio modulo? Vediamo, l’appuntamento è per mercoledì alle 20.45. Lo schieramento dipenderà molto dalla situazione e anche dalla squadra avversaria, ci sono entrambe le possibilità di modulo, ma è riduttivo parlare solo di questo», spiega Gian Piero Gasperini. Il Trabzonspor arriva a Milano per la sfida contro l’Inter con lo spirito di una squadra che ha come unico obiettivo quello di vivere una serata storica. «L’Inter è la squadra che ha conquistato tanti successi – ha detto il tecnico della formazione turca Senol Gunes durante la conferenza stampa al Meazza – li rispettiamo ma rispettiamo anche noi stessi. Mercoledì sarà una partita molto particolare contro una squadra forte, ma il gioco per noi è più importante del risultato. Quindi non posso dire se firmerei per un pareggio».
Redazione Online