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Giro di Viagra, nei guai un carabiniere: «Era per i colleghi. Siamo sotto stress»

Indagato dalla Procura di Milano un appuntato in servizio a Albignasego. Ha comprato una partita di 950 «pastiglie blu». L’acquisto tramite un sito porno di Cipro già sotto controllo per smercio non autorizzato di medicinali

PADOVA – Novecentocinquanta pastiglie di viagra importate in Italia attraverso un sito porno di Cipro con dominio a Malta. Un giro lunghissimo che ha messo nei guai L.M., appuntato scelto dei carabinieri in servizio alla stazione di Albignasego, il cui nome è finito iscritto sul registro degli indagati della Procura di Milano con l’accusa di aver importato medicinali senza la necessaria autorizzazione medica. L’inchiesta vede indagate dalla procura meneghina ben 180 persone in tutta Italia. Nei giorni scorsi la parte del fascicolo che riguarda l’appuntato è arrivata ai carabinieri del Nas, incaricati dal pm milanese di interrogare il militare e tentare di ricostruire una vicenda di per sé abbastanza intricata.

Davanti ai colleghi del Nas per tentare di giustificarsi, L.M. ha detto: «Quel viagra era per me e per i miei commilitoni della compagnia di Abano e Piove di Sacco. Siamo troppo stressati ». Il fascicolo nasce nel giugno scorso quando dal cellulare di L.M. parte una chiamata verso un sito porno di Cipro con dominio a Malta. Ai gestori della pagina web l’appuntato ordina 950 pastiglie di viagra, senza alcuna prescrizione medica. Novecento vengono pagate subito, il resto è omaggio. Per regolare i conti il militare dell’Arma però chiede a un suo collega, un brigadiere in servizio a Piove di Sacco inizialmente indagato e poi prosciolto, di prestargli la carta di credito.

E così la partita di viagra può prendere la strada dell’Italia. Peccato solo che il sito cipriota fosse stato messo sotto controllo dalla polizia postale per smercio di sostanze mediche senza autorizzazione. Agli agenti della postale così risulta l’acquisto di 950 pastiglie di viagra, concordato attraverso l’utenza telefonica dell’appuntato e formalizzato con la carta di credito del brigadiere. I conti non tornano, la segnalazione arriva in Procura a Milano e da qui la posizione dei due carabinieri in servizio nel Padovano viene mandata ai Nas della città del Santo dove i due colleghi vengono sentiti. E mentre il brigadiere giura di non sapere perché gli era stata chiesta in prestito la carta di credito (e per questo è stato prosciolto), L.M. si giustifica.

Nicola Munaro

Giro di Viagra, nei guai un carabiniere: «Era per i colleghi. Siamo sotto stress»ultima modifica: 2011-09-15T15:58:24+02:00da
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