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Congresso USA: «Pronto a manovra da 4000 miliardi»

Il presidente Usa: chi guadagna di più dovrà pagare più tasse. Obama: «Ci serve un taglio di 4.000 miliardi di dollari della spesa in 10 anni e nuove entrate per 1.500 miliardi»

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (Ap/Walsh)

WASHINGTON – «Taglieremo tutti gli sprechi, ma rimanendo fedeli a investimenti in istruzione e infrastrutture. Non possiamo pensare che il nuovo bilancio gravi solo su classe media e poveri, tutti devono contribuire, anche i più ricchi e le società». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, durante il discorso dal Rose Garden della Casa Bianca. «Speravo di poter negoziare compromessi con lo speaker della Camera per ridurre il deficit – ha proseguito Obama -, e speravo in un accordo con entrambi i partiti per rafforzare la nostra economia. Ma lo speaker non ha accettato e abbiamo avuto un accordo di media portata. Ci serve invece un taglio di 4.000 miliardi di dollari della spesa». Parole che non hanno ricevuto una calda accoglienza, com’era prevedibile, in Borsa: a Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,94 per cento.

PRONTO AL VETO – «Porrò il veto a proposte di legge per la riduzione del debito che prevedano tagli delle spese ma non l’aumento delle tasse» ha aggiunto Obama. Il presidente degli Stati Uniti ha proposto riforme fiscali che prevedano un aumento delle tasse e nuove entrate per 1.500 miliardi di dollari. Il piano della Casa Bianca prevede di trovare 700 miliardi di dollari di gettito aggiuntivo nel decennio limitando le detrazioni per i redditi superiori ai 250.000 dollari all’anno per le famiglie (200.000 nel caso di contribuente singolo). Altri 800 miliardi di entrate aggiuntive verranno con la fine dei tagli alle tasse dei ricchi decisi dieci anni fa da George W. Bush. Un piano che Obama ha proposto in termini tutti rivolti alla campagna elettorale, con parole che ha già detto in comizi in giro per il paese: «La segretaria di Warren Buffett non deve pagare un’aliquota fiscale più alta di Warren Buffett». Proprio il terzo uomo più ricco del mondo aveva suggerito pubblicamente a Obama di alzare le tasse a quelli che aveva definito «megaricchi». Nel discorso dal Rose Garden, Obama ha ribadito la sua posizione che prevede la riduzione della spesa, ma soprattutto un aumento delle tasse per i più ricchi. «È giusto che tutti paghino la propria quota», ha spiegato il presidente riferendosi a cittadini americani e società più ricchi. «O chiediamo ai più ricchi di pagare più tasse, o chiediamo agli anziani di pagare di più per Medicare – ha detto ancora Obama -. Non possiamo fare entrambe le cose. Questa non è una lotta di classe: questa è matematica. Il denaro deve pur arrivare da qualche parte. Se non vogliamo aumentare le tasse ai più ricchi dovremo ridurre gli investimenti che sostengono la crescita della nostra economia, mettere peso sulle spalle della classe media, continuare ad avere scuole in rovina. Per me è inaccettabile».

REPUBBLICANI – I repubblicani reagiscono con una sonora bocciatura al piano anti deficit di Obama. Secondo lo speaker della Camera dei Rappresentanti, John Boehner, Obama «non ha dato un contributo serio» in quanto le sue proposte «non affrontano in modo risolutivo i problemi di spesa legati alla sanità e alle pensioni» e «insistono sugli aumenti delle imposte». «Un enorme aumento delle imposte, risparmi fantasma e puntare su una riforma della spesa pubblica non è una ricetta per la crescita economica o dell’occupazione, nè per una significativa riduzione del deficit», ha dichiarato il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell.

Redazione Online

Congresso USA: «Pronto a manovra da 4000 miliardi»ultima modifica: 2011-09-19T23:11:37+02:00da
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