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«Il re della birra ucciso dalla giovane moglie»

Il giallo. Il figlio di Bruno H. Schubert: il mio anziano padre assassinato per l’eredità

Bruno H. Schubert e Meharit Kifle

FRANCOFORTE – La giovane modella accusata di aver ucciso il ricchissimo marito novantenne. Sembra la trama di un noir d’altri tempi, dove s’intrecciano intrighi familiari, eredità milionarie e inconfessabili verità. Al centro di questa complicata storia d’amore e morte c’è la scomparsa di Bruno H. Schubert, conosciuto in Germania come «il re della birra» per avere ereditato l’impero Henninger, lo storico marchio che produce l’omonima birra di Francoforte. Fino a pochi giorni fa tutti pensavano che il magnate fosse morto lo scorso 17 ottobre di vecchiaia, ma questa verità non è mai stata accettata da Hanns Peter Nerger, figlio illegittimo dell’uomo d’affari. Il sessantaquattrenne, infatti, nei giorni scorsi ha accusato Meharit Kifle, la matrigna ventinovenne, di aver ucciso suo padre somministrandogli un’overdose di medicinali e di averlo fatto morire disidratato per accaparrarsi il suo ricco patrimonio.

IL MATRIMONIO E LA SCOMPARSA DEL MAGNATE – Già il matrimonio tra il magnate e la modella belga di origine etiope, celebrato nell’agosto del 2009, aveva conquistato le prime pagine dei tabloid tedeschi. Oltre a rilevare la grande differenza di età tra gli sposi (lei 64 anni in meno di lui) e criticare la scelta del magnate di risposarsi appena cinque mesi dopo la morte della prima moglie, le riviste avevano messo in risalto l’eccentricità della cerimonia: la coppia aveva scelto Sissy, il piccolo barboncino di Schubert, come testimone del matrimonio. Il re della birra, che circa trenta anni fa aveva venduto il suo impero e da allora si era dedicato all’attività di filantropo, aveva dichiarato ai media di sentirsi rinato e di essere profondamente innamorato della sua giovane sposa: «Lei è una persona meravigliosa – affermò all’indomani delle nozze il barone tedesco -. Peccato che io sia così vecchio». Poco prima della morte, il magnate avrebbe messo mano al suo testamento, destinando quasi tutte le sue ricchezze alla ventinovenne. Poi all’improvviso è arrivata la morte di Schubert, cui è seguita un’acerrima lotta tra gli unici due discendenti per l’eredità.

L’ACCUSA – Hanns Peter Nerger ha accusato apertamente la matrigna di aver causato la morte del padre e l’ha trascinata in tribunale. Adesso il sessantaquattrenne chiede ai giudici non solo di accertare le cause della morte del magnate, ma anche di rivedere le sue ultime volontà visto che il re della birra nell’ultima stagione della sua vita «non era più sano di mente»: «Se i miei sospetti fossero giusti, spero che i colpevoli ottengano la giusta punizione – ha commentato al quotidiano Frankfurte Neue Presse. La ventinovenne – che sarebbe stata vista ballare in discoteca pochi giorni dopo la morte del marito – nega tutte le accuse, ma Nerger non molla: «Dopo il loro matrimonio, Bruno era diventato all’improvviso poco disponibile. Non invitava più i suoi amici. Ha cambiato anche il testamento. Per motivi sconosciuti ha deciso di affidare a Meharit tutta la sua eredità. Penso che mio padre sia stato manipolato da questa donna alla fine della sua vita».

Francesco Tortora

«Il re della birra ucciso dalla giovane moglie»ultima modifica: 2011-09-20T15:56:38+02:00da
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