A poche ore dalla decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating dell’Italia la leader degli industriali avverte: “Misure serie oppure a casa”. Letta (Pd): con Berlusconi l’Italia è retrocessa in serie B. Casini: il governo è inaiutabile
Misure serie o dimissioni. Questo in sintesi l’avvertimento dato al governo sia da Emma Marcegaglia sia dalle forze dell’opposizione.
A poche ore dalla decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating dell’Italia la presidente degli industriali chiede al governo di intervenire subito. Parlando a Bologna al convegno del Cersaie, Emma Marcegaglia ha detto che “domani, o la prossima settimana” il governo deve varare misure “gravi, serie, anche impopolari”.
“Non c’è più tempo. O il governo è in grado domani, o la prossima settimana, di mettere in piedi una serie di misure gravi, serie, anche impopolari sennò, non ho paura a dirlo
questo governo deve andare a casa”, ha detto la Marcegaglia secondo quanto confermato da un portavoce. Confindustria chiede misure per rilanciare la crescita che aiutino aziende e famiglie e ha anche aperto alla possibilità di introdurre una imposta sui patrimoni.
Già ieri, lunedì 19 settembre, la leader di Confindustria era intervenuta sulla difficile situazione economica italiana. “Questa situazione di stallo non è più tollerabile – ha detto – Il Paese ha bisogno di recuperare una forte credibilità, e non solo sui mercati”.
Nel suo più recente aggiornamento sulle stime macroeconomiche per l’Italia l’ufficio studi degli industriali ha tagliato le previsioni di Pil a 0,7% per il 2011 e allo 0,2%
nel 2012.
Letta (Pd): con Berlusconi l’Italia è retrocessa in serie B – Duro anche il parere di Enrico Letta, vicesegretario del Pd. L’Italia è stata retrocessa, afferma, si tratta di “uno schiaffo, una vergogna” per il paese, ma non è colpa dei media, è l’ennesimo risultato negativo del governo Berlusconi, per questo serve un governo di responsabilità nazionale guidato da un ‘super-Ciampi'”. Dunque per Letta “questo governo deve andare a casa per lasciare il posto a un governo di responsabilità nazionale, sostenuto da tutte le forze politiche responsabili e con il Quirinale e Bankitalia che facciano da garanti per riportare l’Italia in serie A”.
L’opposizione: il premier si dimetta – Per le opposizioni, infatti, la nota dell’agenzia di rating Usa, dimostra “la irresponsabilità del governo”. Pier Ferdinando Casini lancia un appello “alla maggioranza e al Pdl in particolare perché la smettano con l’ostinazione ed evitino di aprire una pagina nera nella storia del Paese e lo spettro della Grecia, perché tutta la politica sarà sommersa”.
Il capogruppo di Idv al Senato, Felice Belisario, paventa il rischio default e chiede al governo di “venire in Parlamento per chiedere scusa ai cittadini e poi togliere il disturbo”. E per Nichi Vendola, leader di Sel, “la destra ha portato l’Italia sull’orlo del baratro. Al più presto occorre che questa pagina venga chiusa”.
Duro anche il commento della Fondazione ItaliaFutura di Luca di Montezemolo, secondo cui “il calvario continua”. “Quanto più difficile e soprattutto più costoso sarà ottenere, dopo questo voto, la liquidità necessaria a rifinanziare le nostre scadenze sul mercato?”.