La crisi, i mercati. Francoforte in maglia nera (-3,6%) dopo l’allarme Fed sulla crescita. In Piazza Affari sprofonda Fiat (-6,5%)
Il presidente della Fed, Ben Bernanke |
MILANO – Si annuncia un’ennesima giornata nera per le Borse europee dopo l’allarme Fed sulla recessione, la Grecia sempre più appesa a un filo e i timori che si rinnovano ogni giorno sulla tenuta della moneta unica. Francoforte (-3,6%) e la Borsa europea più sotto pressione. Milano mostra una perdita del 3,2% che include anche il taglio di rating a lungo termine di Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Bnl da parte di S&P’s che ha adeguato le valutazioni sul rischio sovrano a quelle sulle banche con forte presenza domestica. Unicredit ha visto confermato il rating ma virare in negativo l’outlook, le prospettive. Ma sul listino pesa più il declassamento di Fiat da parte di Moody’s con il Lingotto in caduta del 6,5% dopo il 6,2% già lasciato sul terreno la vigilia.
LO SPREAD BTP-BUND AI MASSIMI – La giornata è tutta in salita anche per i Btp. Il differenziale di rendimento con i titoli decennali tedeschi è schizzato ai massimi dall’introduzione dell’euro a 412. Il tasso di rendimento del Btp in rialzo di 8 punti base al 5,84% . I mercati guardano alla politica italiana preoccupati per l’arrocco di Silvio Berlusconi
MUSSARI (ABI): RATING BANCHE NON PREOCCUPA – La riduzione del rating da parte di Standard and Poor’s per sette banche italiane «non determina gravi conseguenze, perchè avevano un giudizio abbastanza alto». Così il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari . «Poi bisognerà chiaramente leggere con attenzione il rapporto però era nelle cose possibili – ha detto il numero uno dell’Associazione bancario ricordando «un percorso iniziato come parti sociali, in particolare insieme a Confindustria, Alleanza delle cooperative e Rete Imprese Italia che ha cominciato a individuare una serie di punti indispensabili». In Piazza Affari, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Unicredit sono allineate su un ribasso del 2,5% circa. In netta controtendenza Bpm (+3%) che si avvia alla ricapitalizzazione al cambio della governance con l’adozione del modello dualistico.
Paola Pica