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Il satellite Uars cadrà venerdì sera. Solo 2 ore prima si saprà dove

Vittori: «non creiamo allarmismo». Secondo la Nasa la possibilità che un frammento colpisca un essere umano è vicina allo zero

Il satellite Uars (Ap)

Nella serata di venerdì il satellite scientifico UARS della Nasa si disintegrerà nell’atmosfera. Soltanto due ore prima della caduta si potrà esprimere una previsione abbastanza precisa sul quando e dove precipiterà definitivamente. Questo secondo l’Orbital Debris Program Office della Nasa al Johnson Space Center che segue il satellite il quale non sta cadendo perché colpito da strani frammenti o perché andato fuori uso come è stato detto e scritto in questi giorni. La Nasa, inviandogli ordini precisi, ha iniziato ancora il 14 dicembre 2005 l’operazione di abbassamento della sua orbita per farlo precipitare nell’atmosfera come normalmente fa per i satelliti nelle vicinanze della Terra alla fine della loro vita. Il tuffo nell’atmosfera era previsto tra gli ultimi giorni di settembre e la prima parte di ottobre. «Ma nelle ultime settimane – ci spiega Mark Matney del Debris Program Office – l’attività solare è aumentata e questo ha espanso l’atmosfera rallentando più rapidamente Uars accelerando la sua caduta».

PROBABILITA’ – Alle 13 di giovedì, Uars volava ad un’altezza variabile dai 185 a 195 chilometri. Se le previsioni della caduta sono esatte, secondo un comunicato della Nasa gli Stati Uniti e il Canada dovrebbero già essere stati superati al momento della disintegrazione finale. I presunti 26 frammenti per complessivi 532 chilogrammi, desunti dalla simulazioni al computer e in grado forse di sopravvivere alla disintegrazione, hanno la probabilità del 71% di finire negli oceani o nei mari perché tale è la loro copertura delle acque sul pianeta. Della restante superficie (29%) la parte abitata è solo l’1%. La probabilità che sia colpita una persona sulle terre emerse è di 1 su 3200: ma il dato è solo teorico e molti elementi rimangono imprevedibili nelle stime. Infatti la probabilità che un frammento colpisca un essere umano è praticamente quasi zero – dice la Nasa – ricordando che nel mezzo secolo di attività spaziale con periodiche cadute di satelliti mai nessun essere umano è stato danneggiato.

SPAZZATURA COSMICA – In Europa il problema della spazzatura cosmica che talvolta precipita sulla Terra è seguita dal centro Esoc dell’ESA a Darmstadt in Germania da dove si controllano le orbite di satelliti e sonde spaziali interplanetarie. «Il nostro centro assieme ad 12 agenzie spaziali sta seguendo il satellite Uars – dice Heiner Klinkrad, responsabile all’Esoc dell’ufficio che gestisce i Debris cosmici – In questi giorni ci scambiamo continuamente i dati raccolti e con essi abbiamo costruito dei modelli teorici di caduta del satellite che forniamo alla Nasa, proprietaria di Uars. In tal modo si riduce l’errore delle stime che non dipende solo dai dati ma anche dal tipo di modello teorico che si utilizza per elaborarli. Stiamo tenendo sotto controllo anche altri satelliti che sono destinati a cadere. Ma in queste previsioni non c’è la certezza fino alle ultimissime ore. Tuttavia, nella storia, questi frammenti non hanno mai creato guai». Nel 1979 cadeva sulla Terra il laboratorio spaziale americano Skylab di 77 tonnellate (quasi 18 volte più pesante di Uars) e pochissimi sono stati i frammenti giunti a Terra. Nel 2001 è stata fatta precipitare la stazione spaziale russa MIR di 130 tonnellate (21 volte più pesante di Uars) e i 1500 frammenti che hanno toccato il suolo erano ridottissimi e nessuno è stato colpito. «Certo il rischio è diverso da zero – dice Roberto Vittori colonnello dell’Aeronautica e astronauta dell’ESA – che ha volato nel maggio scorso sullo shuttle – ma la probabilità che crei un rischio per la popolazione è insignificante. E’ interesse comune del mondo della Difesa e dell’agenzia spaziale europea controllare e valutare queste situazioni ed è quello che stanno facendo. Non bisogna creare allarmismi inutili. Gli allarmismi sono fuori luogo».

Giovanni Caprara

Il satellite Uars cadrà venerdì sera. Solo 2 ore prima si saprà doveultima modifica: 2011-09-23T00:08:14+02:00da
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