IL CASO. La veneziana Jennifer Milan: volevo dirlo in tivù, non me l’hanno permesso
MIRANO (Venezia)—«Hanno subito eliminato me e molte ragazze che meritavano di andare avanti, perché volevano una miss Italia che non avesse mai lavorato nel mondo dello spettacolo o della moda. Questa è la verità». Nuove accuse si abbattono sul concorso di bellezza più famoso del Paese. Dopo le squalifiche di tre concorrenti per essersi prestate a foto di nudo e dopo che in questi giorni il critico Aldo Grasso ha parlato di «grande ipocrisia» su Corriere. it, ora spunta uno spaccato inedito: quello del «dietro le quinte», vissuto da una concorrente, la ventenne veneziana Jennifer Milan di Mirano (nella foto), che al ritorno da Montecatini racconta ciò che avrebbe voluto dire in diretta televisiva ma che non le sarebbe stato permesso.
Jennifer, nella serata finale ha accennato a una eliminazione ingiusta, ci spiega? «Certo, ho detto che secondo me la giuria aveva sbagliato a eliminarmi subito, poi ho precisato che io non potevo essere in grado di giudicare la giuria».
Sembra un commento legittimo, dov’è lo scandalo? «Guardi, avrei voluto dire molte altre cose, solo che non me lo hanno permesso, forse temevano che nascesse un casino».
Cioè? Cos’è che non ha potuto dire? «Che in questa edizione sono state eliminate subito tutte le ragazze impegnate nel mondo della moda e dello spettacolo, ragazze che avevano posato come modelle. Patrizia Mirigliani aveva sempre detto che miss Italia sarebbe stata una ragazza pulita, della porta accanto. Così, guarda caso, ha vinto Stefania Bivone che non ha mai fatto nulla di tutto ciò. Le altre fuori subito, la prima serata».
Oltre a studiare lei è impegnata come fotomodella, le hanno mai chiesto qualcosa sul suo lavoro? «Tanta gente ha cercato di farmi del male. Sono state inviate a Miss Italia varie mail con mie fotografie. Un giorno la Mirigliani mi ha chiamato a rapporto e me le ha fatte vedere, mi ha chiesto spiegazioni».
E cos’è successo? «Le ho risposto che non erano foto volgari e neppure di nudo. Non vedo che male ci sia se una che lavora nel mondo della moda si fa fotografare, dov’è lo scandalo? Se hanno squalificato Alice Bellotto perché aveva fatto dei nudi, con me non hanno potuto farlo. Non ce n’era motivo».
E così l’hanno eliminata subito… «Esatto. Io, come più della metà delle finaliste, ho posato davanti alla macchina fotografica per lavoro, tutte abbiamo foto che girano su internet».
Che ne pensa dell’articolo 8 del regolamento? Quello che cita testualmente: «Le concorrenti non devono essere mai state ritratte in pose di nudo, o comunque sconvenienti»? «Penso che dev’essere modificato. E’ logico che una bella ragazza, da finale di Miss Italia, possa aver posato o sfilato. Se posi in biancheria intima che male c’è? Io mi mantengo con questi lavori. Altra cosa è invece il nudo, che non farò mai».
Taglie 44: in finale ce n’erano tre, non crede che fossero penalizzate al fianco di concorrenti, diciamo, più longilinee? «Ma dov’erano le taglie 44? Io le ho viste solo in foto. Ho visto invece piercing e tatuaggi».
La giuria tecnica le ha mai fatto qualche osservazione? «Mi hanno guardato 2 minuti e via, altre ragazze sono rimaste invece davanti ai giurati per 15 minuti. Anche per questo motivo dico che, forse, era già stata decisa la mia, e non solo la mia, immediata eliminazione. Ci sono state delle cose ingiuste: volevo dirlo in tivù, anche a Fabrizio Frizzi, ma non mi hanno voluto sentire o far parlare».
Mauro Zanutto