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La nuova Inter interrompe il digiuno, Bologna piegato 3-1. Il Milan risponde all’Inter: prima vittoria. Fiorentina e nervi tesi frenano il Napoli

Esordio vittorioso per il nuovo tecnico nerazzurro nel primo anticipo della quinta giornata di Serie A. Pazzini, Milito e Lucio sono gli autori delle tre reti che non lasciano scampo agli emiliani. Agli uomini di Bisoli non basta il gol di Diamanti. A San Siro Seedorf firma l’1-0 rossonero contro il Cesena. Al San Paolo 0-0 contro i viola. Le polemiche non hanno aiutato. Un rigore non concesso alla squadra di Mazzarri

BOLOGNA-INTER 1-3
39′ Pazzini (I), 21’ st rig. Diamanti (B), 36′ st Milito (I), 41’st Lucio (I).


“Gasperini out, Ranieri in”. Era la scritta che campeggiava su una delle magliette in vendita davanti al centro sportivo di Appiano Gentile il giorno della prima conferenza da tecnico dell’Inter dell’ex di Roma e Chelsea. Sintomo di un’amore mai sbocciato tra l’ex tecnico del Genoa e l’ambiente nerazzurro. Il cambio in panchina dà, dunque, subito i primi frutti. Quelli che probabilmente si attendeva Moratti. L’Inter batte 3-1 il Bologna nel primo anticipo della quinta giornata al Dall’Ara e vede definitivamente sparire la scritta zero alla voce vittorie in questo campionato. La firma del primo successo nerazzurro porta le firme di Pazzini, Milito e Lucio. Ma è soprattutto una vittoria di carattere, voluta dalla squadra che ha reagito subito dopo la rete del momentaneo 1-1.

Sono punti pesanti sia per il morale quanto per la classifica. Ranieri, come promesso, prova a far ritornare a giocare i nerazzurri alla vecchia maniera, mandando definitivamente in cantina i ricordi di difesa a tre tanto cari al destituito Gasperini. I frutti del ritorno al passato però, almeno nel pacchetto arretrato, sono apparsi ancora acerbi come dimostrato dagli affanni di Lucio e dal calcio di rigore provocato da Samuel in occasione della rete del momentaneo 1-1 bolognese. L’aggiustatore di professione, come si è definito il tecnico romano nella sua prima conferenza ad Appiano Gentile, rispolvera anche Pazzini dal 1’ e l’attaccante della Nazionale di Prandelli, usato con il contagocce nella precedente gestione, timbra subito il cartellino ripagando la fiducia di Ranieri. Milito, apparso fino a martedì sera a Novara la brutta copia dell’attaccante che aveva trascinato i nerazzurri al triplete, entra e fa subito gol. Nel finale arriva anche la rete di Lucio.

Il Bologna dal canto suo, ha fatto quello che ha potuto. La rete dell’1-1 aveva probabilmente illuso gli uomini di Bisoli, la cui posizione sembra ora tutt’altro che sicura. Come si sa nel calcio, spesso, decidono gli episodi. Ed è stato uno di questi a decidere l’incontro. Morleo, migliore in campo fino a quel momento, commette il fallo che costa al Bologna il calcio di rigore e l’espulsione dell’esterno. La partita finisce lì. Per l’Inter è l’inizio della nuova alba, per il Bologna l’inizio di un incubo racchiuso in un punto in quattro partite. Per Ranieri però la montagna da scalare è solo all’inizio.

LUIGI VACCARIELLO

MILAN-CESENA 1-0
6′ Seedorf (M).

Esattamente come lo scorso anno: 5 punti in 4 gare. E poi tutti sanno come andò a finire. Dopo il pari con l’Udinese Massimiliano Allegri aveva spiegato di poter dormire sonni tranquilli. Dopo il successo con il Cesena, in vista della gara di Champions, con la possibilità di recuperare qualcuno dei 10 infortunati a breve giro di posta e con la cabala a favore le nubi sembrano diradarsi sull’orizzonte rossonero. Il Milan ha ricominciato a vincere affidandosi ai piedi e alla classe dei suoi uomini più rappresentativi: Seedorf (un gol da incorniciare) e Cassano, capaci di dare qualità a una squadra all’apparenza spuntata ma che ha saputo fare di necessità virtù nel match d’esordio dal 1′ di Stefano (come lo chiama Allegri) El Shaarawy. Il piccolo faraone non ha bissato il gol di mercoledì ma ha confermato tutte le sue qualità: un po’ di fisico e di esperienza in più e sarà in grado di fare la diferenza. Alla squadra di Allegri è mancato il gol della sicurezza, quel 2-0 che avrebbe reso la gara meno preoccupante a fronte delle incursioni, decise, degli avanti del Cesena che con Mutu e Eder (entrato nella ripresa) si sono fatti pericolosi.

Se il Milan ha cancellato lo zero dalla casella dei match vinti, il Napoli sembra essersi stranamente inceppato dopo il ko contro il Chievo a Verona. La formazione di Mazzarri, in campo con i rientranti Lavezzi, Cavani e Hamsik, non è riuscita ad andare oltre il pari contro un’ottima Fiorentina. Problema di testa non certo di uomini per il tecnico del Napoli che sembrava aver trovato la continuità della sua squadra ma ha dovuto rivalutare questa sua convinzione. La gara è stata giocata a viso aperto, spettacolare a tratti, e se gli azzurri hanno anche provato a vincerla sono andati molto più vicini a perderla, eventualità che non si è verificata grazie a un paio di interventi risolutori di De Sanctis. Alla fine il risultato di parità è quello più giusto. Ma nella sfida a distanza tra due possibili pretendenti alla vittoria del campionato, il Napoli può contare sui due punti di vantaggio ma sembra in leggera involuzione tecnico-tattica, al Milan il vento sembra essere girato dalla parte giusta.

NAPOLI-FIORENTINA 0-0

“Fare la Champions può togliere una decina di punti in campionato”. Così il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, al termine della sfida contro la Fiorentina. “Nel secondo tempo abbiamo fatto quello che voglio io, si è rivisto il Napoli che arremba – ha aggiunto l’allenatore. Doveva esserci un episodio, come è accaduto altre volte, che sbloccasse la gara. Il primo tempo è stato equilibrato, ci hanno messo in difficoltà, erano più freschi di noi. Gran parte del secondo tempo li abbiamo schiacciati tranne negli ultimi dieci minuti. Per fare gioco noi ci siamo allargati e, a volte, per la troppa voglia di andare ad attaccare ci siamo scoperti”.

Secondo Mazzarri si tratta di un buon punto, perché “la Fiorentina ha giocatori di altissimo livello, è forte ed in più non ha la Champions quindi è più fresca di noi. Fare la Champions può togliere una decina di punti in campionato, ed io lo sapevo. Poi non bisogna dimenticare che tra due giorni c’è il Villarreal e poi l’Inter. Io vado diritto per la mia strada, il turn over dovevo farlo a Verona con il Chievo per tutelare i calciatori. Maggio, che è l’unico che ha sempre giocato, si è fatto male. Sarebbe successa la stessa cosa agli altri se non li avessi fatti riposare”. Al tecnico è stato chiesto di spiegare perché ha sostituito Lavezzi. “L’ho cambiato perché aveva i crampi – ha risposto Mazzarri – . e quanto al turnover che non ha pagato, ripeto che abbiamo fatto una grande partita, poi ci sono anche gli avversari. Abbiamo fatto sempre noi la partita, loro sono stati molto prudenti, questo è il calcio. Io non mi illudo mai, magari due vittorie fanno pensare che sia finito il campionato ma non è così. Anche i viaggi ci stancano, consideriamo anche la Champions, non bisogna scordarsi delle imprese di Manchester e contro il Milan.

Redazione online

La nuova Inter interrompe il digiuno, Bologna piegato 3-1. Il Milan risponde all’Inter: prima vittoria. Fiorentina e nervi tesi frenano il Napoliultima modifica: 2011-09-25T13:04:19+02:00da
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