Il nuovo show di Canale 5 condotto da Barbara D’Urso avrebbe dovuto debuttare lunedì. Accolta l’istanza presentata da Milly Carlucci per sospetto plagio di «Ballando con le stelle».
Barbara D’Urso in una foto di archivio (Ansa) |
MILANO – Stop alla messa in onda di «Baila!», il nuovo show di Canale 5 condotto da Barbara D’Urso che avrebbe dovuto debuttare lunedì sera. Il giudice Gabrielle Muscolo del tribunale civile di Roma ha accolto l’istanza presentata da Milly Carlucci, assistita dall’avvocato Giorgio Assumma, per sospetto plagio ai danni di «Ballando con le stelle», richiesta alla quale si è poi associata anche la Rai, inibendo la trasmissione del programma.
L’ORDINANZA – Nell’ordinanza, pubblicata lunedì, il giudice «inibisce a Rti (Mediaset) a Endemol Italia, a Roberto Cenci (regista e direttore artistico, ndr) e a tutte le parti resistenti la trasmissione dello spettacolo con titolo Baila!‘ o con qualunque altro titolo» che abbia alcune caratteristiche descritte nella memoria presentata da Mediaset. Cologno Monzese ha sempre sostenuto che «Baila!» e «Ballando con le stelle» sono due programmi completamente diversi. Lo show di Raiuno è tratto dal format della Bbc «Strictly come dancing»; «Baila!» è ispirato al format messicano «Bailando por un sueno». Le argomentazioni di Canale 5 facevano capo a due punti. Primo, nel programma Mediaset si sarebbe ballato solo al ritmo di note latine, a differenza sia del programma Rai che dell’omologo programma inglese. Secondo, nello show affidato alla D’Urso, scenderebbero in pista solo ballerini non professionisti (si parla di idraulici, agricoltori, infermieri), mentre i vip figurerebbero solo in giuria. La tesi non ha comunque convinto il giudice che ha deciso per lo stop.
LA CARLUCCI – La decisione del giudice «afferma un principio che mette ordine nel mondo della televisione» dichiara all’Agi Milly Carlucci. «Sono molto soddisfatta – aggiunge la conduttrice -, questo è un principio che va in direzione del rispetto di un criterio di civiltà a tutto vantaggio del telespettatore».
MEDIASET – Il provvedimento è ingiusto e il gruppo televisivo lo impugnerà d’urgenza chiedendone l’annullamento. Lo spiega la società stessa con una nota. «Mediaset – si legge – sta esaminando minuziosamente le inibizioni disposte nell’ordinanza del giudice. Già a prima lettura il provvedimento, peraltro provvisorio, appare ingiusto ed erroneo. Pertanto Mediaset, riservandosi ogni ulteriore valutazione, lo impugnerà d’urgenza chiedendone l’annullamento», conclude il comunicato.
IL CREATORE DEL PROGRAMMA – «Ci rimango molto male per questa sentenza perché sinceramente, noi abbiamo lavorato in tutti questi mesi per differenziarci totalmente da quel programma. È una sentenza che adesso andrà letta per capirne i punti precisi, cosa vieta e cosa no. Devo andare in Azienda e capire». Roberto Cenci, creatore del programma «Baila!» commenta la sentenza: «Ci tengo però a dire una cosa – ha aggiunto Cenci – perché sono un po’ arrabbiato: l’unica speranza che ho e che non perdano il lavoro duecentocinquanta persone che hanno lavorato a questo programma soprattutto in questo momento di crisi. Sarebbe davvero una cosa grave anzi, gravissima». «Ultimamente – ha proseguito Cenci – è uscito questo termine “clone”, ma a mio parere è sbagliato, poiché la televisione è fatta di generi e a questo proposito allora il Tg5 ed il Tg1 non devono più andare in onda? Forum e Verdetto Finale? Dico sinceramente che questa cosa non me l’aspettavo».
Redazione Online