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Dai banchi alla passerella: sfilano le studentesse del liceo Parini

Dalle piazze alle aule, l’iniziativa della stilista Chiara Boni. Fashion, oggi il gran finale. Il preside Pedretti: «Una riflessione sulla moda e sull’estetica. Volevo svecchiare l’immagine della scuola»

MILANO – È un saggio, una recita di (inizio) anno, una sfilata con abiti belli e colorati. Le studentesse del Parini scendono dallo scalone di via Goito e non hanno nulla da invidiare alle modelle professioniste, i compagni suonano pezzi dei Clash e dei Coldplay, in prima fila c’è il preside ma si notano anche Salvatore e Jonella Ligresti, Malika Ayane, Caterina Caselli, Daniela Santanché, Ada Gigli Marchetti, Giovanni Terzi. Sfila la moda al liceo Parini. Ed è la prima volta. Ci è riuscita Chiara Boni, con la sua Petite Robe.

Non è stato un percorso facile. La stilista si è mossa a luglio: sono serviti il nulla osta del consiglio di istituto e dei genitori (d’accordo il 51 per cento) e l’ultimo ok è arrivato dieci giorni fa. «Ma la location era bellissima – dice la stilista – e mi piaceva l’idea di coinvolgere le studentesse». Venti pariniane e un’altra decina di «milanesine» dal fisico impeccabile, ecco le modelle di ieri pomeriggio. Scelte da una loro coetanea (senza risse), truccate e pettinate come mannequin. «Ma senza aver mai provato: che paura quelle scale».

Ora 18, inizia la sfilata. Accompagnamento musicale a cura dei «Kaiserfall», band della scuola. Le ragazze scendono un po’ tese (ma si sciolgono poco a poco), come intermezzi ci sono i brani (tratti dal «Piacere» di D’Annunzio, da Goldoni, dal «Manifesto futurista», da una lettera di Pietro Verri alla figlia) recitati dai compagni. In cortile, il resto del liceo assiste allo show da due schermi al plasma. «Una piccola manifestazione di buon gusto e cultura», commenta il preside Carlo Arrigo Pedretti, visibilmente soddisfatto. «Ma questo è il Parini» e racconta di aver accettato la proposta di Chiara Boni perché «volevo svecchiare l’immagine del liceo classico e del mio in particolare». Analisi finale: «Questa iniziativa è un esempio della vita che va avanti, una proposta di riflessione sulla moda e sull’estetica».

Certo, non tutti i professori erano d’accordo (e nemmeno mamme e papà), ma le ragazze hanno le idee chiare e nessuna aspira a mettersi troppo in mostra: «Ma quale velina, io voglio fare l’architetto di giardini», dice Matilde. Noblesse oblige nel liceo della Zanzara, il giornalino che fece scandalo nel 1966. E tra corsi e ricorsi storici, i pariniani del 2011 hanno deciso di stampare un numero speciale dello «Zabaione» (ora si chiama così) dedicato alla moda. Cercando tra le foto di classe dell’archivio, discutendo di anoressia e compilando l’immancabile questionario (tutti concordi: le modelle sono troppo magre e tristi).

La moda in aula. Ma anche nelle piazze (Roberto Cavalli all’Arco della Pace), negli spazi degli stilisti (da Giorgio Armani a Gianfranco Ferrè), negli showroom (Mantù, Twin Set). E dopo tanti eventi, concerti, inaugurazioni, oggi il gran finale. Poi, il circo si sposta a Parigi.

Annachiara Sacchi

Dai banchi alla passerella: sfilano le studentesse del liceo Pariniultima modifica: 2011-09-27T16:29:04+02:00da
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