Oggi la presentazione del documento annunciato da rete imprese. Priorità alla riforma fiscale. Poi infrastrutture, privatizzazioni, liberalizzazioni, pensioni. E patrimoniale. LA CRISI, IL LAVORO. Il tasso scende al 7,9% in agosto, quando gli occupati aumentano dello 0,1%. L’Istat: donne tagliate fuori
Emma Marcegaglia (Eidon) |
MILANO – Il piano, in cinque punti, è pronto. Il «Progetto delle imprese per l’Italia» annunciato dal presidente di Confindustria Marcegaglia, e preparato in due giorni di confronto con i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, viene presentato oggi. Con l’intenzione di dettare le condizioni necessarie, secondo gli estensori, perché l’Italia possa affrontare la crisi. Le proposte per la crescita e lo sviluppo compattano il mondo delle imprese su agenda comune per la crescita. Il documento punta a rafforzare il pressing sul governo con una posizione unica di industriali, banche, pmi, coop, assicurazioni. La presentazione potrà essere seguita in diretta video su Corriere.it dalle 12.
I CINQUE PUNTI – Le misure nate dall’idea di un «manifesto delle imprese per salvare l’Italia» si riassumono in cinque punti. Eccoli: riforma fiscale per abbassare le tasse su lavoratori e imprese, con la disponibilità ad accettare una patrimoniale. Poi infrastrutture, privatizzazioni, liberalizzazioni, pensioni. Fibn qui i capitoli: i particolari di come gli estensori vorrebbero intervenire, vengono appunto resi noti oggi. Il documento punta a rafforzare il pressing sul governo per misure che sostengano la crescita, con una posizione unica di industriali, banche, pmi, coop, assicurazioni. Verrà presentato domani dai leader di Confindustria Emma Marcegaglia, dell’Abi Giuseppe Mussari, di Rete Imprese Italia Ivan Malavasi, dell’Alleanza Cooperative Italiane Luigi Marino, dell’Ania Fabio Cerchiai.
LAVORO – Tregua estiva per l’emorragia di posti di lavoro. Un dato complessivo che nasconde però un ulteriore lieve aumento della disoccupazione giovanile e la mancata crescita occupazionale delle donne. Il tasso di disoccupazione ad agosto è sceso al 7,9% dall’8,0% di luglio, secondo le ultime rilevazioni dell’Istat. L’Istituto sottolinea che i disoccupati del mese erano 1.965.000, 36 mila in meno rispetto al luglio e 83 mila in meno rispetto ad un anno fa.
NUOVI OCCUPATI, TUTTI UOMINI – «Ad agosto 2011 gli occupati sono 23.003.000 unità, in aumento dello 0,1% (26.000 unità) rispetto a luglio. La crescita riguarda la sola componente maschile», scrive l’Istat. Nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente l’occupazione aumenta dello 0,8% (191 mila unità)». Invece «il tasso di occupazione si attesta al 57%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,3 punti in termini tendenziali. Il numero dei disoccupati, pari a 1 milione e 965 mila, diminuisce dell’1,8% e la flessione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Su base annua il numero di disoccupati diminuisce del 4% (-83 mila unita.
MA AUMENTA LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE – Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 27,6%, con un aumento congiunturale di 0,1 punti percentuali. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni non registrano variazioni rispetto al mese precedente e anche il tasso di inattività rimane stabile al 38%».