IL MANIFESTO DELLE IMPRESE PER LA CRESCITA. Se le richieste al governo non saranno accettate «valuteremo se restare al tavolo»
MILANO – «Non siamo interessati a vie spagnole», diciamo «che non c’è più tempo» e che «il Paese ha bisogno di una politica economica diversa». Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, presentando alla stampa il Progetto delle imprese per l’Italia. «Siamo pronti a fare la nostra parte come imprese» ha ribadito come da molte settimane a questa parte sottolineando ancora una volta che «la patrimoniale andrebbe introdotta e dovrà servire ad abbassare le tasse sulle imprese e sul lavoro» .
VALUTEREMO SE RESTARE AL TAVOLO – «Se le nostre proposte non andranno avanti» Confindustria valuterà «se non stare più ai tavoli» ha avvertito Marcegaglia, illustrando il Progetto delle imprese per l’Italia e specificando di aver ricevuto uno specifico mandato dalla giunta di Confindustria.
CINQUE PUNTI – Il piano, in cinque punti, è pronto. Il «Progetto delle imprese per l’Italia» annunciato dal presidente di Confindustria Marcegaglia, e preparato in due giorni di confronto con i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, viene presentato venerdì. Con l’intenzione di dettare le condizioni necessarie, secondo gli estensori, perché l’Italia possa affrontare la crisi. Le proposte per la crescita e lo sviluppo compattano il mondo delle imprese su agenda comune per la crescita. Il documento punta a rafforzare il pressing sul governo con una posizione unica di industriali, banche, pmi, coop, assicurazioni.