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Ddl intercettazioni, la Bongiorno lascia «Legge che preclude il dare le notizie»

MANIFESTAZIONI ALLA CAMERA E AL PANTHEON. Gesto di protesta contro l’emendamento Pdl per rendere impubblicabili gli “ascolti” fino all’udienza filtro

ROMA – Il presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, si dimette da relatrice del ddl intercettazioni. E lo fa per protestare contro la decisione del governo di dare parere favorevole all’emendamento Pdl per rendere impubblicabili gli “ascolti” fino al momento dell’udienza filtro (quella che manda al macero il gossip non penalmente rilevante). «Questa è una legge che preclude la possibilità di dare notizie dilatando a dismisura i tempi di pubblicazione – ha commentato la Bongiorno subito dopo l’annuncio delle sue dimissioni -. Ci sono voluti due anni per arrivare a un accordo condiviso e adesso, allo schioccare di dita del premier, quell’accordo è saltato. La legge così è inaccettabile». «Alfano – ha aggiunto – non esce delegittimato, ma doveva tenere il punto a prescindere dalle richieste di Berlusconi».

DI PIETRO: «PARLI NAPOLITANO» - Le dimissioni della parlamentare di Futuro e Libertà è stata il preludio ad una giornata che ha avuto uno dei suoi momenti clou nella mobilitazione promossa dalla Federazione della stampa al Pantheon. Nel corso della quale è intervenuto anche il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che ha esortato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad inviare un messaggio alle Camere. «Se non ora, quando?» ha detto l’ex pm riprendendo lo slogan che in febbraio aveva portato fortuna al movimento delle donne. Di Pietro ha aggiunto che «la gente è disgustata ed il rischio che si passi dalla protesta alla rivolta sociale è molto concreto, ed è proprio quello che noi non vogliamo».

 

COSTA NUOVO RELATORE – Dopo le dimissioni della Bongiorno, Enrico Costa, del Pdl, è stato eletto nuovo relatore del ddl intercettazioni, con i soli voti della maggioranza. Immediata la protesta delle opposizioni. Per il Pd si tratta di uno strappo grave e della dimostrazione che il centrodestra non ha intenzione alcuna di dialogare sul testo.

ACCORDO SALVA-BLOG – In Commissione il comitato dei nove ha trovato invece un accordo che “salva” i blog dall’obbligo di rettifica con il conseguente rischio di dover pagare multe salate. È stato approvato all’unanimità con il parere favorevole del governo il testo di Roberto Cassinelli (Pdl) che distingue le testate giornalistiche online dai siti amatoriali. L’obbligo di rettifica entro 48 ore rimane quindi solo per i siti di informazione registrati ai sensi della legge sulla stampa. Niente obbligo per i blog. Il testo Cassinelli è identico anche a una dell’Udc a firma Rao e uno del Pd a firma Zaccaria. La modifica arriverà nell’aula della Camera come testo della Commissione.

MANIFESTAZIONI - Contro il ddl intercettazioni un presidio organizzato dalla Fnsi è in corso di svolgimento al Pantheon, a Roma, e vi prenderà parte anche il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. Unite dalla tragica scomparsa dei loro cari Ilaria Cucchi, Patrizia Moretti, Lucia Uva e Domenica Ferrulli si sono date appuntamento mercoledì mattina sotto la Camera dei deputati per urlare a gran voce il proprio no alla legge sulle intercettazioni in discussione a Montecitorio. Davanti ai volti, alcuni insanguinati, di Federico, Stefano, Giuseppe e Michele, hanno chiesto senza mezze parole «che i politici tornino ad occuparsi della gente e non delle proprie cose private». Per spiegare i danni derivanti dall’approvazione della legge sulle intercettazioni, le quattro donne hanno portato i propri tragici casi: «Se fosse stata in vigore questa legge – hanno spiegato – nessuno dei nostri casi giudiziari sarebbe diventato tale». «Divulgare non ha permesso a chi lo voleva di nascondere i fatti» e anche per questo «discutere delle intercettazioni – ha spiegato Patrizia Moretti, madre di Federico Aldovrandi – è solo una perdita di tempo. È stato possibile mostrare all’Italia le foto qui esposte grazie alla libertà di stampa».

Redazione Online

 

Ddl intercettazioni, la Bongiorno lascia «Legge che preclude il dare le notizie»ultima modifica: 2011-10-05T18:14:00+02:00da
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