Castellammare di stabia, in provincia di Napoli: il capannone sarebbe abusivo. Padre Francesco stava unendo i due sposi in matrimonio: «Non m’ero accorto della tragedia». C’è un ferito grave.
CASTELLAMMARE (NAPOLI) – Dramma a Castellammare di Stabia. Una fabbrica di fuochi d’artificio è esplosa nelle prime ore della mattinata. Tre deflagrazioni in successione. Squadre dei vigili del fuoco hanno in breve raggiunto il luogo dell’esplosione. Il bilancio provvisorio è di un ferito grave. A saltare in aria è un capannone di via Madonna della Libera. Nel manufatto, risultato abusivo, veniva occasionalmente stoccato il materiale pirotecnico prodotto dalla fabbrica di fuochi d’artificio «Ruocco». L’uomo, di cui al momento non sono state rese note le generalità, è stato portato nell’ospedale San Leonardo.
CENTRO GRANDI USTIONATI – Secondo quanto si è appreso, potrebbe essere a breve trasferito in un centro per grandi ustionati. Gli agenti della polizia municipale stanno ora interrogando i testimoni che hanno assistito all’esplosione.
LA VICENDA – Nel casolare di fuochi d’artificio si trovavano due ventenni di Torre del Greco. Oltre a C.N.B., c’era un altro 20enne, S. M., rimasto illeso ma in preda a forte stato di choc tale da avere grande difficoltà nel raccontare l’accaduto. Poco dopo è stato ascoltato dagli agenti del commissariato di Castellammare di Stabia che procedono nelle indagini. Si vuole escludere la circostanza che i due giovani fossero al lavoro per confezionare fuochi d’artificio illegali, ma nel casolare non era stipato molto materiale esplodente. Infatti, non sono crollate le pareti, ma è saltato il tetto di lamiera. Il giovane rimasto gravemente ferito era rivolto verso il muro contro il quale era addossata della polvere pirica che ha causato l’eplosione, investendo il ragazzo nella parte alta del corpo. Intorno al casolare non c’è alcuna abitazione. L’area è stata posta sotto sequestro ed è stata aperta un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
MATRIMONIO NEL SANTUARIO – La fabbrica «Ruocco» sorge poco al di sotto di un santuario molto frequentato dai fedeli della zona dedicato alla Madonna della Libera. Chiesa in cui si stava celebrando un matrimonio proprio nel momento in cui sono avvenute le esplosioni. Lo scoppio non ha però distolto frate Francesco dalla celebrazione delle nozze di due giovani della zona, e nemmeno gli invitati che si trovavano all’interno della chiesetta hanno compreso che si stava consumando una disgrazia. Solo chi si trovava sul sagrato ha subìto lo spavento per essere stato investito dal rumore dello scoppio. «Credevo che si trattasse di fuochi d’artificio esplosi in occasione di un festeggiamento a Castellammare o nei dintorni – ha testimoniato frate Francesco – Non avrei mai immaginato che il casolare era all’origine di quegli scoppi. E solo il terzo è stato tanto forte da avere richiamato l’attenzione di noi tutti all’interno del santuario».
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