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Mercantile sequestrato in Somalia. Blitz a bordo: l’equipaggio è libero

Il caso della montecristo. Arrestati i pirati somali. L’operazione delle forze speciali britanniche. Il cargo sequestrato lunedì all’alba

LIVORNO – La nave italiana Montecristo, sequestrata lunedì mattina dai pirati, è stata liberata grazie ad un blitz delle forze speciali inglesi concordato tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo collega britannico Liam Fox: i pirati si sono arresi. Il blitz è scattato nell’ambito della missione Nato Ocean Shield, attualmente comandata da una ammiraglio italiano, Gualtiero Mattesi che è imbarcato sul modernissimo cacciatorpediniere Andrea Doria. L’elicottero dell’Andrea Doria in perlustrazione sulla Somalia l’8 di settembre è stato bersagliato da colpi di razzo, ha dovuto fare un atterraggio sulla nave stessa e così si è salvato.

IL BLITZ – Il blitz per liberare la nave è stato possibile grazie al fatto che gli ostaggi erano riusciti a rifugiarsi nella cosiddetta «cittadella» del mezzo, la parte protetta. Da lì non potevano essere minacciati dai pirati e controllavano la nave, che infatti era stata tenuta ferma consentendo l’arrivo delle forze speciali inglesi che si trovavano su una nave poco distante. Lo ha detto il ministro Ignazio La Russa, ricostruendo la dinamica del blitz. La decisione del blitz è stata presa dopo un colloquio tra i ministri La Russa e Fox. La nave britannica era non solo quella più vicina al mercantile Montecristo, ma anche la più adatta al blitz, visto che ha a bordo elicotteri e assetti di forze speciali. Nei pressi si trovava anche una nave americana, sempre del dispositivo antipirateria della Nato, mentre la nave militare italiana più vicina era a circa un giorno di navigazione. I membri dell’equipaggio stanno bene: lo hanno fatto sapere loro stessi con una scritta su un lenzuolo e un messaggio in una bottiglia, che è stato recuperato da una delle unità che stanno monitorando la situazione.

L’ARMATORE LIVORNESE E LE FAMIGLIE – Il Gruppo D’Alesio, società armatrice della Montecristo, ha saputo dell’esito dell’operazione dalla Farnesina. «Siamo sollevati – ha detto un portavoce della compagnia – ma ancora non siamo riusciti a contattare l’equipaggio. Intanto stiamo contattando le famiglie». «Siamo stati fortunati, credevo finisse male. Ora siamo più tranquilli: sono contento per tutto l’equipaggio»: così il padre di Luca Giglioli, 22 anni, il più giovane dei marittimi sequestrati dai pirati e liberati. «Stanotte sono stato al lavoro per cacciare la tensione», ha detto il padre del giovane allievo ufficiale, anche lui dipendente del Gruppo D’Alesio. «Luca ha una grande passione per il mare», dice parlando del figlio il cui scopo è diventare terzo ufficiale. Con Stefano Mariotti, l’altro livornese a bordo, erano partiti in aereo per Londra da dove avevano raggiunto Liverpool, porto dalla quale è partita la nave. In precedenza era stato quattro mesi si varie petroliere nel mediterraneo ed ora era contento di andare in Vietnam. «Quel tratto di mare è pericoloso. Ne avevamo parlato – aggiunge il padre – ma lui, che è un ragazzo molto maturo per la sua età, ci aveva detto non preoccupatevi». Tanta gioia e lacrime liberatorie in casa Marras, a Lula (Nuoro), dove vivono i genitori di Pietro Raimondo, 25 anni, uno dei 4 addetti alla sicurezza della nave Montecristo. «Siamo felici – ha detto il padre Antonio all’Ansa – e stiamo festeggiando la liberazione. Dalla Farnesina mi hanno detto che mio figlio sta bene, come tutti gli altri italiani». Gioia ed emozione: sono i sentimenti anche in casa di Diego Scussat, il comandante della Montecristo. «Siamo felici» dice la figlia maggiore al telefono. «Quando lo sentirò – aggiunge – so che mi metterò a piangere».

LA FARNESINA – La Farnesina esprime «viva soddisfazione» per la conclusione della vicenda. E’ dunque libero e salvo – dice la nota – l’equipaggio che, rifugiatosi nella zona blindata della Motonave, è comunque riuscito, nonostante le drammatiche circostanze, a dirigere la nave nei pressi dell’International Traffic Recognized Corridor. Il Ministero degli Affari Esteri, che, attraverso l’Unita’ di Crisi, sin dai primi momenti ha seguito con massima attenzione la vicenda, in costante raccordo con il Comando Operativo Interforze del Ministero della Difesa, e in continuo e costruttivo contatto con la società’ armatrice – conclude la nota – esprime il suo forte apprezzamento per l’ efficace collaborazione fra tutti gli attori istituzionali che ha consentito lo svolgimento della brillante operazione odierna.

 

 

IL MINISTRO LA RUSSAIn mattinata, il ministro La Russa, a margine della firma di un accordo con Confitarma, proprio in chiave antipirateria, firmato al ministero della Difesa aveva detto: «I marinai sono incolumi e non corrono al momento particolari rischi. Si sta vagliando ogni soluzione e che si avranno evoluzioni nelle prossime ore. Tutti i marinai, comunque – ha aggiunto -, stanno bene e non sono sottoposti a nessun tipo di vessazione o controllo. Comunque – ha concluso – la situazione resta un po’ delicata».

L’ACCORDO – Dieci nuclei della Marina Militare, ciascuno composto da sei unità, sono pronti per essere imbarcati sui mercantili delle navi italiane in transito nei mari a rischio pirateria. È quanto il protocollo d’intesa firmato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dalla Confitarma, la quale pagherà il servizio. L’accordo «che sara’ operativo al più presto», ha assicurato il ministro La Russa, attua un decreto del 1 settembre 2011 del governo che individua le zone a rischio pirateria. «I dieci nuclei composti da sei uomini ciascuno – ha spiegato sempre La Russa – saranno impiegati nelle zone a rischio per la difesa del contrasto di atti di pirateria o di danneggiamento di navi italiane che richiedono questo tipo di intervento. Confitarma – ha poi spiegato il ministro – rimborserà le spese di intervento militare mentre gli uomini impegnati non saranno sottoposti ad una linea gerarchica civile ma a quella militare». L’accordo prevede, e’ stato spiegato, anche l’utilizzo di alcuni ”contractors” privati, una formula simile a quella delle guardie giurate di vigilanza a luoghi economicamente rilevanti.

Redazione online

Mercantile sequestrato in Somalia. Blitz a bordo: l’equipaggio è liberoultima modifica: 2011-10-11T18:49:03+02:00da
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