MONDIALI DI CATANIA. Sesto titolo di fioretto per Valentina sulla Di Francisca. Montano vince nella sciabola, Tarantino terzo
CATANIA – Grande giornata per la scherma azzurra ai Mondiali di Catania: Valentina Vezzali si è laureata ancora una volta campionessa del mondo di fioretto femminile, battendo in finale la rivale e (e jesina come lei) Elisa Di Francisca, campionessa mondiale in carica, che l’aveva battuta pochi mesi fa in finale agli Europei di Sheffield. La veterana della scherma azzurra questa volta ha invece dominato il duello, portandosi sul 6-0 e poi gestendo il largo vantaggio fino al 14-7 finale
QUATTRO MEDAGLIE – Ma la giornata trionfale della squadra azzurra non si ferma al campo femminile. Nella sciabola individuale maschile Aldo Montano ha conquistato il titolo battendo il tedesco Limbach, che aveva eliminato in semifinale il 39enne Luigi Tarantino, medaglia di bronzo insieme al coreano Bon Gil Gu. Dopo un avvio difficile (1-4) il livornese è riuscito a rimontare e a superare l’avversario portandosi a un passo dall’oro (14-9). Limbach ha sua volta reagito, risalendo fino al al 14-13. Nel finale l’assalto decisivo di Montano per il 15-13. Nel medagliere azzurro ci sono quindi già 2 ori, un argento e un bronzo.
L’esultanza di Valentina Vezzali (Afp/Cacace) |
«CAPITANA FELICE» – «Sono felice, perché mi sento un po’ la capitana di questa squadra». Così Valentina Vezzali commenta il suo sesto trionfo mondiale, a Catania. Si sente «una mamma che diventa bambina sulla pedana» ma che «al momento giusto sa piazzare la stoccata vincente». «Questo Mondiale – aggiunge ai microfoni di RaiSsport 2 – sono importanti perché le Olimpiadi sono vicine. E non è finita, perché adesso c’è l’impegno a squadre. L’Italia trionfa in questi Mondiali – sottolinea Valentina Vezzali – e io sono contenta, la squadra è cresciuta e migliorata, ed è bellissimo perché lasciamo poco agli avversari». La bacheca di Valentina, a questo punto, è davvero da storia dello sport: tre ori olimpici consecutivi, sei mondiali individuali e sette di squadra. Eppure le difficoltà non sono mancate recentemente: «È stato un anno molto difficile dopo la débâcle di Parigi. Ho lavorato moltissimo. Voglio ringraziare la mia famiglia e i miei allenatori . E come mi ha insegnato il cartone Kung Fu Panda, la pace interiore è la cosa più importante».
Aldo Montano (Afp) |
MONTANO: «NON CI CREDO» – Se la Vezzali rinnova per la sesta volta la gioia iridata, Montano conquista il suo primo oro mondiale e le sue sensazioni sono anche più forti. «Non ci credo, è una meraviglia» dice. «Pensavo di chiudere prima l’incontro, ma ho visto la sua rimonta e ho visto un film che stava per diventare una tragedia. Ho combattuto nelle peggiori condizioni fisiche. Mi godo questo successo che è un punto d’arrivo. Anche perché avevo già tentato nel 2006 di vincere a Torino, ma è il mio primo successo internazionale in Italia e sono contento di averlo avuto a Catania: il pubblico è stato eccezionale».
Redazione Online