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Usa, no alla legge sul lavoro di Obama. Sventato un attentato all’ambasciatore saudita.

Il pacchetto incentrato su sgravi fiscali e nuovi investimenti per 447 miliardi di dollari. Il Senato boccia la norma per rilanciare l’occupazione. Il presidente:«Non è la fine di questa battaglia»

Sventato un piano che prevedeva anche l’uccisione dell’ambasciatore saudita a Washington. Teheran respinge le accuse. Il vice di Obama: “Unire il mondo contro l’Iran”. Il presidente della Commissione Sicurezza: “Non si esclude una risposta militare”

Barack Obama (Afp)

WASHINGTON – Non passa. Il pacchetto da 447 miliardi di dollari voluto da Barack Obama per rilanciare l’occupazione è stato bocciato al Senato. Un no probabile (a causa delle resistenze dei repubblicani) che è diventato certo quando anche due democratici hanno deciso di votare contro. Così la legge spinta dalla Casa Bianca non ha raggiunto il quorum. Ma per il presidente americano non finisce qui. «Il voto di stanotte non significa affatto la fine di questa battaglia perché con così tanti americani senza lavoro e così tante famiglie che combattono, non possiamo prendere il no come una risposta», ha detto subito dopo il voto.

LA DISOCCUPAZIONE– La crisi, insomma, è «un’emergenza». E i democratici sono convinti che con questa norma potrebbe migliorare. Il tasso di disoccupazione in Usa si è attestato sopra il 9% dallo scorso maggio e circa il 45% dei 14 milioni dei senza lavoro è disoccupato da almeno sei mesi. Perfino Wall Street sta accusando il colpo, con i bonus dei banchieri attesi in calo per il secondo anno consecutivo.

LA LEGGE STIMOLO– Il piano presentato da Obama prevede anche tagli delle tasse in busta paga, sgravi alle aziende e altre agevolazioni fiscali per un totale di 270 miliardi di dollari e 175 miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture. A differenza dal piano di stimoli del 2009, i costi della legge attuale sarebbero coperti con una sovratassa del 5,6 per cento sui redditi superiori al milione di dollari.

WASHINGTON – Il Dipartimento di Stato Usa ha diramato un allarme per avvertire i cittadini americani in viaggio di possibili attentati in seguito alla scoperta di un complotto “iraniano” per uccidere l’ambasciatore saudita a Washington. “Il piano”, si legge nella nota, “fa presupporre che l’Iran stia focalizzandosi su attività terroriste contro la diplomazia di alcuni Stati, e ciò significherebbe anche attacchi in territorio americano”. L’Iran ha respinto le accuse: “Si tratta di uno scenario prefabbricato per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica (americana) dai problemi interni degli Stati Uniti”, ha dichiarato Ali Akbar Javanfekr, portavoce del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Ma gli Stati Uniti sono intenzionati a reagire e non escludono un’azione militare.

Il complotto – Secondo l’Fbi e l’antidroga Usa (Dea) Teheran avrebbe pianificato un duplice attentato per colpire le ambasciate dell’Arabia Saudita e di Israele a Washington, e per uccidere l’ambasciatore di Riad, Adel Al-Jubeir. Gli esecutori del piano sarebbero Manssor Arbabsiar e Gholam Shakuri, entrambi originari dell’Iran, anche se il primo è naturalizzato cittadino americano ed è stato arrestato a fine settembre all’aeroporto Jfk di New York. Shakuri, invece, è ancora in libertà ed è stato identificato come un membro della forza al Quds, l’elite dei Pasdaran. Shakuri diede il via libera all’assassinio dell’ambasciatore saudita in una conversazione telefonica con Arbabsiar. A luglio quest’ultimo pagò 100.000 dollari a un informatore della Dea per ottenere informazioni sul diplomatico saudita.

Biden: “Unire il mondo contro Teheran” – L’amministrazione Obama punta a creare una muova campagna mondiale per isolare l’Iran. Lo ha spiegato bene il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden in un’intervista tv. “E’ di fondamentale importanza – ha osservato Biden – che uniamo tutto il mondo, l’opinione pubblica del pianeta, allo scopo di isolare Teheran. Questa è la forma più sicura di ottenere risultati”. “Si tratta di un atto atroce di cui gli iraniani devono esere chiamati a rispondere”. Biden ha aggiunto che l’azione contro l’Iran potrebbe andare oltre le sanzioni, ma ha anche precisato: “Non siamo ancora a quel punto”. Il presidente della Commissione parlamentare sulla Sicurezza interna negli Usa Peter King, citato dalla Cnn, ha però detto: “Sul tavolo ci sono tutte le opzioni, e non si può escludere anche una risposta militare”.

Redazione Online

Usa, no alla legge sul lavoro di Obama. Sventato un attentato all’ambasciatore saudita.ultima modifica: 2011-10-12T15:45:46+02:00da
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