Ad agosto all’ex terrorista era stato concesso il visto permanente. Per il pm dovrebbe essere trasferito in Paesi viveva prima di arrivare in Brasile: Francia o il Messico
LA DECISIONE- Il procuratore ha tenuto a sottolineare che la richiesta non ha nulla a che fare con il dossier sull’estradizione di Battisti, chiuso dal rifiuto dell’ex presidente brasiliano Ignacio Lula da Silva di consegnare l’ex terrorista all’Italia. Il giudice si rifà alla sentenza con cui la Corte suprema definì «comuni» e non «politici» i crimini di Battisti. Di conseguenza, ha spiegato Heringer, «il visto non andava concesso». Inoltre, ha aggiunto il giudice, la decisione di Lula non sarà violata se Battisti non sarà trasferito in Italia.
IL TRIBUNALE- Ma il giudice del Supremo Tribunale Federale (Stf) di Brasilia, Marco Aurelio Mello «Non credo che Cesare Battisti possa essere sottoposto ad una nuova via cricis», «lui è in brasile per una decisione sovrana». E aggiunge: «Di certo lui resta in Brasile per una decisione sovrana – ha detto Mello- e ha bisogno di documenti per restarvici. Quali saranno i documenti? Se la procura della repubblica ne indicherà un altro, tutto bene. Ma se non lo indicherà è il visto».
Redazione Online