Scoperto dalla guarda di finanza mentre indagava su Gioacchino Campolo per estorsione. Manometteva le macchinette da gioco in modo tale che non trasmettessero le informazioni al Monopoli di Stato
REGGIO CALABRIA – Un’evasione fiscale da 7,7 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza al termine di un accertamento nei confronti di Gioacchino Campolo, noto come il “re dei videopoker”. Per nascondere al fisco i suoi guadagni manometteva gli apparecchi elettronici da intrattenimento o da gioco di abilità, in modo tale che non trasmettessero le informazioni all’amministrazione dei monopoli di Stato.
FRODE – La frode fiscale è stata scoperta solo dopo il suo arresto, che ha via via sbriciolato le impalcature su poggiava l’intero impero economico accumulato in modo illecito. Giocchino Campolo, oltre a non dichiarare i propri guadagni al fisco, imponeva l’installazione dei suoi videopoker in numerosi esercizi commerciali della città di Reggio Calabria. Era stato così condannato a 18 anni in primo grado per estorsione aggravata. È stata l’ulteriore verifica dei finanzieri a far scoprire che Campolo non trasmetteva informazioni all’amministrazione dei Monopoli di Stato, evadendo la rilevante somma. In passato l’imprenditore era stato coinvolto nelle operazioni Geremia e Les Diable che avevano portato al suo arresto e al sequestro del suo impero economico.
Redazione online