GUERRIGLIA A ROMA NEL CORTEO DEGLI INDIGNATI. Ripreso mentre lanciava il cilindro rosso: 24 anni, è un giovane di buona famiglia, ma ha precedenti per droga Ha tentato di giustificarsi: «Volevo spegnere l’incendio»
Fabrizio Filippi, arrestato per aver lanciato l’estintore |
ROMA – E’ stato arrestato il ragazzo fotografato sabato 15, nel corso degli scontri con i Black bloc a Roma, mentre lanciava un estintore in piazza San Giovanni. E’ un giovane studente universitario romano – Fabrizio Filippi, 24 anni, originario di Bassano Romano (Viterbo) – con precedenti per stupefacenti, noto con il soprannome di «er pelliccia».
La sua foto con il volto mascherato e il braccio teso dopo il lancio aveva fatto il giro del mondo, finendo sulle copertine di centinaia di giornali e sui siti web. Il fermo di polizia giudiziaria è avvenuto nella tarda serata di lunedì.
IL PADRE: PENSAVO FOSSE ALL’UNIVERSITA’ – «Io pensavo che mio figlio stesse all’università . Mi dispiace, è un momento troppo pesante per noi». Poche parole affidate a una radio nazionale sintetizzano lo stato d’animo del padre di Fabrizio Filippi. «Non stiamo bene – ha detto il padre, con tono dimesso -, mi dispiace, ora aspettiamo e vediamo. Lui sta aspettando che venga interrogato, per adesso è un momento troppo pesante».
Il ragazzo mentre lancia l’estintore in piazza San Giovanni (Borgia/Ap) |
TORSO NUDO E BRACCIALETTO – Quel sabato, Filippi non era alle prese con libri ed esami. Era a torso nudo, con una sciarpa che gli copriva il viso e i capelli mezza lunghezza biondi. Impugnava un estintore che aveva prima svuotato agitando l’erogatore in aria, poi lanciato verso le forze dell’ordine. Un «black bloc», così è stato immortalato da un fotografo dell’Ansa e uno della Ap proprio mentre lanciava il cilindro rosso durante gli scontri di sabato pomeriggio, che hanno di fatto cancellato il corteo pacifico di almeno 200 mila Indignati. È stato grazie a quelle immagini che la polizia scientifica è riuscita a identificare lo studente 24enne fermato dalla Digos. Per lui è scattato il fermo per resistenza pluriaggravata.
ER PELLICCIA, RAGAZZO DI BUONA FAMIGLIA – Fabrizio, riconosciuto anche grazie ad un tatuaggio e ad un braccialetto, sarebbe un ragazzo di buona famiglia, che gioca a tennis, studia e cercava on line ragazze «per relazioni passionali». Il suo ritratto appare in un sito per incontri: mostra un ragazzo diverso da quello restituito dagli scatti in cui lancia un estintore contro le forze dell’ordine. Sembra angelico, i ricci biondi, esile, una maglietta nera e la didascalia: «Vorrei relazioni passionali con una ragazza».
Dettaglio del tatuaggio e del braccialetto di Filippi (foto Ansa) |
BLOCCATO SOTTO CASA – Il ragazzo era stato identificato dalle forze dell’ordine lunedì. E’ stato fermato lunedì in tarda serata sotto la propria abitazione dagli agenti guidati da Lamberto Giannini. Agli agenti che lo hanno bloccato, il giovane ha consegnato i vestiti che indossava nel corso della manifestazione sabato. Poi, alle prime domande, ha risposto tentando di giustificarsi sostenendo che aveva usato l’estintore per spegnere un incendio. La Digos ha perquisito la sua abitazione, dopo aver ottenuto dall’autorità giudiziaria in tempi stretti un decreto di perquisizione, firmato dal sostituto procuratore Tescaroli del Pool Antiterrorismo della Procura di Roma, diretto dal pm Pietro Saviotti.
Un ragazzo lancia un sampietrino contro i blindati (foto Salmoirago) |
RICONOSCIUTO DA FUNZIONARIO – Il 24enne è stato anche riconosciuto da un funzionario della questura che si trovava nelle vicinanze del giovane, sabato in piazza San Giovanni, proprio lungo la traiettoria di tiro dell’estintore lanciato. Determinanti il lavoro del gabinetto regionale della Polizia Scientifica e alcune testimonianze.
ALTRI 12 ARRESTI – Salgono così a 13 le persone arrestate a Roma dopo i venti fermi seguiti gli scontri di sabato 15 ottobre. Tutti i giovani bloccati dalle forze dell’ordine sono sotto i 3o anni, sei sono i minorenni, due le donne. Otto antagonisti sono stati denunciati. Uno dei giovani, quando é stato bloccato, indossava una maschera antigas per proteggersi dai lacrimogeni, altri impugnavano bottiglie e fumogeni. Tra gli arrestati con precedenti specifici (blitz e aggressioni durante manifestazioni): un ventunenne anarchico di Lecce, studente a Bologna, fermato sabato dalla Digos in via Merulana; un giovane di 22 anni già denunciato per aver preso parte ad un rave in passato; due romane di 18 anni e una di 24 anni; un 21enne di Brindisi; un catanese di 23 anni.
Un gruppo di teppisti durante gli scontri in San Giovanni: lanciano sassi e perfino una sedia (Ansa) |
CONTROLLI NEL VITERBESE – Non è ancora chiaro se il giovane risieda ancora a Bassano Romano, ma nel frattempo proseguono i controlli negli ambienti degli antagonisti anche in provincia di Viterbo, per individuare altri giovani eventualmente i responsabili degli atti vandalici di sabato: «Stiamo visionando i numerosi filmati e fotografie che ci hanno consegnato giornalisti e cittadini – ha confermato al sito Viterbonews24 il capo della Digos di Viterbo, Monia Morelli – per ora, però, non è stata effettuata alcuna operazione di polizia giudiziaria».
Le foto diffuse per l’identificazione dei teppisti
Redazione online