Uomini e donne. Il 10 per cento della popolazione sessualmente attiva . in Italia si concede il classico quadrato o il triangolo
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(Olympia) |
ROMA – Gioco, tradimento, passatempo, trasgressione, intimità, condivisione, curiosità, infedeltà, business: a voi la scelta. Si fa in combinazioni di più soggetti a seconda dei gusti e dei desideri: a 3 a 4 o molti di più (gang bang), ma non si dice e quando capita si confessa all’amica del cuore, oppure si racconta in forma rigorosamente anonima sui blog. Ultima tendenza della moda sessuale in salsa tricolore di coppie sposate, ma non solo. Un universo parallelo che si confonde o si mimetizza (inciampando a volte nelle speculazioni finanziarie) con il porno dilagante. Nei privé, a casa, in auto, en plein air, ma soprattutto in vacanza: 1 milione e passa di italiane e rispettivi partner praticano abitualmente sesso a quattro o più.
LE CIFRE DEGLI SCAMBISTI – L’addizione delle statistiche – ufficiali e non – parla chiaro: sfiorano quota 2 milioni gli italiani che, almeno una volta, hanno sperimentato lo scambio di partner. A conti fatti, il 10 per cento della popolazione sessualmente attiva (la cifra è comunque sottostimata) si concede lo scambio di coppia ovvero il classico quadrato, o in alternativa il triangolo (due maschi e una donna comprensivi di un individuo bull , ossia un maschio dominante, o viceversa) senza alcuna differenza di censo o classe sociale di appartenenza. Età prevalente per il sesso disinibito: dai 30 ai 50 anni, ma abbondano gli insospettabili over. La Federsex sostiene che mezzo milione di coppie italiane è iscritto a locali scambisti. Considerando anche le coppie che frequentano altri contesti non registrati a questo sodalizio e quelli che fanno scambio di coppia in casa (e non in ambiti aperti al pubblico selezionato; magari mettendosi d’accordo via internet) si stima che oltre 2 milioni di coppie italiane pratichino frequentemente lo scambio. Una coppia italiana su quattro. Sono 14 milioni le coppie censite dall’Istat. «Coppie italiane in crisi: quattro su dieci non fanno sesso», recita il titolo di un rapporto sugli italiani a letto elaborato da sessuologi, ginecologi e andrologi presentato al IX Congresso della Federazione Europea di Sessuologia. Le conseguenze: «Nella coppia italiana si fa sempre meno l’amore, spesso per colpa dell’uomo che preferisce sottrarsi ai giudizi della compagna per dedicarsi a prostitute e al sesso virtuale privo di responsabilità. L’immagine poco rassicurante riguarda il 40 per cento delle coppie italiane».
LA «TAVOLA» DEL SESSO – «Le coppie italiane alla tavola del sesso si comportano in modo davvero differente – argomenta Chiara Simonelli, sessuologa dell’Università La Sapienza di Roma e vicepresidente della Federazione – eppure tutte sono riconducibili a quattro grandi categorie: le anoressiche, le bulimiche, le sazie e le inappetenti». Gli esperti rivelano che è in calo il desiderio da parte dell’uomo, fenomeno triplicato negli ultimi dieci anni e che interessa ormai anche i giovani: «Nei giovani uomini italiani siamo quasi all’anoressia sessuale – spiega Giorgio Franco, andrologo dell’università La Sapienza di Roma – perché a partire dall’adolescenza sono informatissimi ed emancipati sul sesso, ma arrivati tra i 25 e i 35 non sanno gestire la sessualità giorno dopo giorno». Agli antipodi rispetto alle coppie anoressiche ci sono le «bulimiche», in cui sia lui che lei, che in genere hanno 50 anni, sono uniti da forte complicità: in questo caso la curiosità porta la coppia a sperimentare, dagli scambi al sadomaso, finché la situazione sfugge di mano e alle grandi abbuffate sono alternati i «digiuni». Spesso in questi casi è lui che spinge all’inizio, ma alla fine è lei che traina perché più appagata. L’identikit delle coppie moderne si completa con le sazie, che non hanno problemi e sono il 30 per cento del totale, e con un 20 per cento di inappetenti, che lo fanno solo occasionalmente. In crescita, segnalano gli studiosi, anche la «sindrome di Amsterdam», vale a dire la tendenza degli uomini a posizionare su Youtube filmati erotici delle proprie partners. Parola di protagonisti. Noia o bisogno di sensazioni forti? Il libero scambio non è più un tabù. Almeno, così la pensano le migliaia di coppie italiane che si dedicano con soddisfazione all’amore «libero». Con un semplice motto: «Tutto è concesso, nulla è obbligatorio». Senza drammi né gelosie.
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ANNUNCI ONLINE – Lo scambio del partner a sentire i diretti interessati, non turba l’equilibrio delle coppie. Anzi, è un formidabile collante. Patrizia e Marco, fidanzati da 3 anni a Roma, non hanno dubbi: «Da quando abbiamo messo un annuncio su un sito Internet, riceviamo quotidianamente decine di e-mail. Ci divertiamo a selezionarle insieme, a scegliere le coppie che ci scrivono e chiedono un incontro erotico. Poi, se la coppia piace ad entrambi, fissiamo un incontro, magari per un caffè o per un aperitivo. E se l’incontro funziona si decide di andare fino in fondo». In Italia sono almeno un migliaio i luoghi deputati al cruising, parola di moda per definire la caccia ad altre coppie. Nonostante la concorrenza di Internet, i giornali vanno ancora molto, tra le coppie in cerca di nuovi esperienze: 10 mila inserzioni al mese sui giornali. Dal virtuale al reale. I siti internet dedicati si moltiplicano giornalmente. Attualmente se ne stimano 80 mila, compresi i portali di annunci erotici per adulti che smerciano il porno, ma al contempo dispensano consigli per gli acquisti o suggerimenti di «esperti». Abbiamo testato un’infinità di siti. Il risultato? La maggior parte è meglio ignorarla. Si tratta di portali che ogni anno in Italia registrano milioni di registrazioni. Casual Dating è un’espressione per indicare incontri spontanei di sesso occasionale. Secondo l’agenzia statistica Nielsen Netrating «C-Date è il più grande portale di annunci erotici», ma anche «il sito di dating online più visitato in Italia». Infatti è il più gettonato in assoluto con un milione e seicentocinquantamila registrazioni nella sola Penisola. Il compito precipuo è a pagamento: aiutare le coppie di scambisti a cercarsi, proporsi e darsi appuntamento. Queste community non sono gli unici luoghi deputati allo scambio. Case, agriturismi, night, centri vacanza, cinema, hotel parcheggi, supermercati, librerie: la fantasia dei neo-trasgressivi sembra non avere limiti.
LE STORIE – «Il gioco dello scambio per noi è cominciato un anno fa – raccontano all’unisono Giorgio e Luisa, coppia sposata con prole, di trentenni della Lombardia – Certo, fra noi, nei momenti di intimità immaginavamo incontri con altre coppie, fantasie che riscaldavano il momento, ma niente di più. Finché abbiamo inserito un annuncio su un sito online di scambisti. Siamo stati contattati da una coppia di giovani sposi. Li abbiamo incontrati preliminarmente per bere un caffé. Poi li abbiamo invitati un sabato a casa. Ed è stato fantastico: nella nostra casa, nel nostro territorio era davvero intrigante. Nel proprio habitat si crea un’intimità e una complicità speciale, è tutto più spontaneo, più naturale. I ragazzi che avevamo conosciuto hanno poi ricambiato l’invito e questa volta c’era anche una loro coppia di amici. Così il circolo delle conoscenze ha iniziato ad allargarsi. E non ci siamo fermati lì». Non è un caso che nelle città italiane siano spuntati dal nulla oltre 900 club privé, più o meno mascherati, di cui 200 riconosciuti ufficialmente. I costi? Variano. Ad esempio, un ingresso per una coppia (o per una donna single) può variare dai 30 ai 50 euro. Ma un single può arrivare a pagare 100-300 euro. «Le coppie che si dedicano allo scambio, in realtà, hanno bisogno di stimoli forti per sentirsi vive», spiega la psicoterapeuta Adele Grilli.
Gianni Lannes