SUI NAVIGLI – il movente forse da ricercare in una lite per questioni lavorative. L’assassino è entrato indossando l’uniforme dell’esercito. E’ stato disarmato dai carabineri
Carabinieri davanti al teatro (Procopio) |
MILANO – Delitto a teatro, intorno alle 13.30 di venerdì, in zona Navigli a Milano. Il regista Massimo Curreri, 39 anni, che stava lavorando in uno studio di audiovisivi in via Watt 5, è stato ucciso a colpi di pistola da Mauro Pastorello, 53 anni, capitano in congedo dell’esercito, residente a Padova. L’uomo, vestito con un’uniforme dell’esercito con i gradi di maggiore, dopo una lite ha esploso alcuni colpi da una pistola calibro 22 contro il regista, ferendolo a morte.
La vittima, il regista Massimo Curreri |
IL FILM SU BARACCA – Secondo le prime informazioni, il delitto potrebbe essere legato a delle questioni lavorative tra l’omicida e la vittima. Pare infatti che tra i due ci sia stata una colluttazione, perché anche l’ufficiale è rimasto ferito. Il regista Massimo Curreri nel pomeriggio avrebbe dovuto tenere una riunione nel teatro per la realizzazione del film «Francesco Baracca, l’asso degli assi» (1888-1918), dedicato al celebre pilota dell’aviazione italiana e medaglia d’Oro nella Prima guerra mondiale. Stando ad alcuni attori, in passato si era verificato che il regista avesse avuto problemi a pagare attori e comparse. Non è escluso, quindi, che il delitto sia maturato per vicende di questo genere.
L’ALLARME – Dopo l’allarme lanciato da una donna, i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, ma non hanno potuto che constatare il decesso del regista. Poi hanno dovuto medicare l’ufficiale, che è stato quindi preso in consegna dai carabinieri. E’ stato subito disarmato e portato al comando dei carabinieri di via Moscova, dove dovrà essere sentito per chiarire l’accaduto.
Redazione online