Informati Subito

Crisi, pre-summit tra Merkel e Sarkozy. Tremonti lancia Eurosud

Grecia, le banche europee dovranno aumentare il contributo. Dopo il vertice Ecofin ci sarà un Eurogruppo poi domenica tocca a capi di Stato e do governo. Ma prima si vedranno i 2 leader per trovare un’intesa franco-tedesca. Tremonti, ipotizzata a Barroso una revisione dell’uso dei fondi strutturali europei. Il ministro dell’Economia ha presentato un programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno

 

Jean Claude Juncker (a sinistra) e il ministro delle Finanze polacco Jan Vincent Rostowski (Epa)

BRUXELLES – L’accordo sulle misure anti-crisi ancora non si trova. Le posizioni di Francia e Germania restano infatti ancora distanti. Mentre sul fronte della governance economica dell’Eurozona sono gli altri membri dell’area euro ad avere perplessità sulla ricetta franco-tedesca. Ma c’è la volontà di arrivare ad un’intesa prima di lunedì quando riapriranno le Borse. Tanto che la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy si si incontreranno (insieme a Barroso, Van Rompuy, Trichet, Draghi e Lagarde) in un pre-vertice serale allo scopo di raggiungere ad ogni costo un’intesa. Cosa che fino a qualche ora fa non era affatto scontata, tanto che tra martedì e mercoledì ne erano previsti altri due di vertici, a vari livelli. Ora però c’è stata un’accelerazione. I Paesi dell’Eurozona hanno deciso di tenere un altro Eurogruppo d’emergenza subito dopo l’Ecofin attualmente in corso: lo ha fatto sapere il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker. Si prospetta quindi una no-stop almeno fino a domenica. Se tutto dovesse andare male, si proseguirebbe di fatto fino a mercoledì

LE MISURE SULLA GRECIA – I temi principali sul tavolo sono due: le divergenze sull’ammontare e sulle regole d’utilizzo del cosiddetto fondo salva-Stati o Efsf e i progressi (per alcuni troppo lenti) della messa in sicurezza del debito greco. Sembra però che qualche passo in avanti sia stato fatto. «Venerdì ci siamo accordati sul fatto che sia necessario un sostanziale aumento nel contributo da parte delle banche» ha detto Juncker, in merito alla situazione del debito in Grecia. Juncker non ha però specificato l’ammontare delle perdite a cui le banche dovranno sottoporsi. A luglio gli istituti di credito avevano provvisoriamente accettato una perdita del 21% circa sui titoli della Grecia, ma in questi mesi è diventato chiaro che questo contributo non sarebbe stato abbastanza per rendere sostenibile il debito di Atene. Il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter riferisce che al capo negoziatore per l’Eurozona è stato chiesto di riprendere i colloqui con le banche. Questo significa che l’eurozona mantiene l’obiettivo di un accordo volontario con gli istituti di credito.
E’ all’Italia che, in questo frangente, è stato affidato questo compito ingrato, ma importante: a Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, è stato infatti affidato il mandato di negoziare il «taglio» sui titoli del debito greco con le banche dell’Eurozona esposte in Grecia.
L’entità delle perdite per gli istituti di credito dovute alla svalutazione dei titoli di Stato ellenici secondo le ultime ipotesi potrebbe essere vicina al 50%. Ma a questo punto sarebbe necessario stanziare fondi importanti per ricapitalizzare le banche che ne avessero bisogno. E decidere come utilizzarli. Cosa su cui un accordo complessivo ancora non c’è. Tuttavia, secondo quanto ha rivelato il il ministro delle finanze olandese Jan Kees de Jager, la Francia ha ritirato la sua proposta per fare del fondo salva-Stati Efsf una banca e dargli così la possibilità di rifinanziarsi presso la Bce. La proposta di Parigi era uno dei principali motivi alla base della scontro con la Germania. Sul tavolo dei ministri delle Finanze dell’Ue ci sarebbe ora l’idea di creare un nuovo strumento «ad hoc», a cui parteciperebbero Efsf e Fmi, con il compito di acquistare titoli pubblici dei Paesi sotto attacco.

Giulio Tremonti (LaPresse)

ROMA – Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti mette sul tappeto una proposta di rilancio per il Sud.

IL PROGRAMMA – Un programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno, che si chiamerà Eurosud e che prevede una revisione strategica dell’uso dei fondi strutturali europei: è quanto ha presentato il ministro dell’economia Giulio Tremonti al presidente della Commissione Ue Josè Barroso, nel corso di un colloquio telefonico.
Tremonti, secondo quanto ha riferito il suo portavoce, ha chiesto a Barroso che l’idea del piano per il Sud venga inserita nel paragrafo del documento conclusivo del vertice dei leader Ue di domenica. Eurosud, prevede una «radicale revisione strategica dell’uso dei fondi anche con una regia rafforzata sia per interventi di lungo periodo che per quelli con effetti immediati e rapidi». Al Sud, ha spiegato Tremonti a Barroso, «non c’è sviluppo ma ci sono fondi strutturali comunitari per cui non servono risorse aggiuntive».

Marco Letizia e Redazione Online

Crisi, pre-summit tra Merkel e Sarkozy. Tremonti lancia Eurosudultima modifica: 2011-10-22T15:36:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo