Confindustria: «le misure non possono essere varate a costo zero». Marcegaglia: «Da quello che sappiamo fino ad oggi le cose di cui si parla sono deludenti»
MILANO – «Da quello che sappiamo fino ad oggi le cose di cui si parla sono deludenti». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, commentando le indiscrezioni sul decreto sviluppo che il governo si appresta a varare. «Il tempo è scaduto – ha affermato Marcegaglia – adesso bisogna decidere. Chiediamo al governo di non fare piccole cose, ma di avere il coraggio di fare le grandi riforme senza rimanere bloccati a problemi elettoralistici».
MISURE – Secondo la leader degli industriali le misure per lo sviluppo «non» possono essere varate «a costo zero». Ma questo «non vuol dire – ha proseguito Marcegaglia – che dobbiamo aumentare il deficit o il debito, che vanno tenuti sotto controllo. Vuol dire che bisogna tagliare da alcune parti per investire da un’altra parte». Il presidente di Confindustria ha ricordato che la sua associazione ha fatto alcune proposte: per esempio intervento sulla spesa pubblica e sulle pensioni; liberalizzazioni e riduzione delle tasse per lavoratori e imprese. «Alla fine – ha concluso – il risultato sui conti pubblici deve essere zero».
EURO – «Le notizie che ci arrivano dall’asse franco-tedesco – ha proseguito Marcegaglia – ci preoccupano molto. Di qui l’appello ai leader europei perché se non prendono decisioni serie nei prossimi giorni i danni saranno gravissimi». La leader degli industriali ha aggiunto che «siamo in un momento delicatissimo sia per le decisioni da prendere a livello europeo che italiano. Domani e nei prossimi giorni si svolgeranno dei vertici europei nei quali bisogna salvare l’euro e l’Europa».
MARONI – Interpellato su cosa ne pensava dell’invito della Marcegaglia al governo a intervenire rapidamente sul fronte dello sviluppo il ministro dell’Interno Robarto Maroni ha replicato: «Tra i tanti (propositi), fare rapidamente il provvedimento sullo sviluppo perchè il governo ha fatto tanto per tenere saldi i conti e adesso bisogna puntare sulla crescita».
Redazione Online