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Novartis , +12% utili terzo trimestre, ma cancella duemila posti di lavoro

Ristruttura le attività Il colosso farmaceutico che in Italia ha sede a Origgio (Va). Chiuderà due stabilimenti in Svizzera e uno in Italia (30 dipendenti). Fatturato in crescita e utile netto +7,2%

BASILEA (SVIZZERA) – Utili e fatturato crescono, ma Novartis annuncia un massiccio piano di riduzione dei posti di lavoro. Il gruppo farmaceutico svizzero ha messo a segno per il terzo trimestre un aumento degli utili del 12% a 3,53 miliardi di dollari (2,5 mld euro) e ricavi, nel periodo, in crescita del 18% a 14,84 miliardi. Ma insieme comunica il taglio di 2mila posti di lavoro in Svizzera e negli Stati Uniti. «Il nostro portafoglio diversificato di prodotti – si legge nella nota della trimestrale – ci ha permesso di raggiungere ancora una volta forti risultati finanziari, ma per rafforzare ulteriormente la nostra posizione abbiamo preso provvedimenti per ridurre i costi». Sul taglio dei posti di lavoro, Novartis si consulterà con i sindacati. Intanto, il gruppo ha annunciato che creerà 700 posti di lavoro altrove, in particolare nei Paesi a basso costo di manodopera, come la Cina. Il piano si svolgerà nell’arco di 3-5anni. Le misure per la riduzione dei costi si sviluppano in un periodo di 3-5 anni e prevedono la chiusura di due stabilimenti in Svizzera e uno in Italia. Inoltre, le attività di ricerca che attualmente hanno sede in Svizzera dovrebbero essere trasferite negli Stati Uniti. A Zurigo le azioni Novartis sono in calo dello 0,97% a 51,30 franchi svizzeri. In totale Novartis impiega oltre 121mila dipendenti a livello globale.

 

I TAGLI – La cura dimagrante del colosso di Basilea parte dal territorio elvetico, dove la società intende chiudere il sito di Nyon che occupa 320 persone, e tagliare 760 impieghi a Basilea. «Malgrado la robusta performance, ci troviamo in una situazione difficile che presumibilmente non cambierà anche nei prossimi anni», ha spiegato il Ceo di Novartis, Joe Jimenez. La scure della riorganizzazione colpirà posti di lavoro in ricerca, sviluppo, produzione e amministrazione. Basilea rimarrà comunque il maggiore centro di ricerca del gruppo. Con la ristrutturazione, che comporterà oneri per 300 milioni di dollari a carico del quarto trimestre, la società si aspetta risparmi per oltre 200 milioni di dollari all’anno. «Novartis vuole rafforzare a lungo termine la sua posizione strategica con un consolidamento, una riduzione e uno scorporo di determinate funzioni – si legge nel comunicato della società -. I provvedimenti, che avranno conseguenze dirette sulla Novartis in Svizzera, dovranno assicurare la salute dell’impresa che si confronta con la crescente pressione sui prezzi dei farmaci, l’aumento dei debiti di governi esteri, le oscillazioni monetarie e le incertezze economiche».

 

CURA DIMAGRANTE IN ITALIA – In Italia Novartis assicura che non chiuderà siti, ma cederà «esclusivamente» la parte Chemical Operations dello stabilimento di Torre Annunziata (Napoli), ossia la produzione del farmaco Desferal: «Un’attività ormai residuale e di scarsa incidenza per l’insediamento, che sarà trasferita a terzi», spiega l’azienda. «In vista della cessazione della produzione di Desferal – continua il comunicato – è stato già avviato il dialogo con gli interlocutori sindacali al fine di trovare le migliori soluzioni possibili, inclusi la ricollocazione di risorse all’interno della produzione farmaceutica e i prepensionamenti». Una trentina i dipendenti coinvolti, sui 400 totali dello stabilimento.

 

«SETTORE IN DIFFICOLTÀ» – Il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi accoglie come un segnale spiacevole la decisione di Novartis: «Il ridimensionamento è probabilmente dovuto al fatto che il settore farmaceutico del nostro Paese è in difficoltà, è inutile nasconderlo», ha detto. E ha aggiunto: «Novartis è un’azienda che fa innovazione ed è tra le prime 3 aziende che investono di più in ricerca. Non si tratta di un bel segnale, anche perchè alla fine a pagare saranno i lavoratori e questo mi dispiace molto». Per il presidente di Farmindustria «anche la recente manovra non ha aiutato, considerato che va a colpire l’innovazione in modo evidente». «Senza togliere alcuna responsabilità a chi chiude un sito di produzione per mero interesse contabile – commenta il senatore del Pd, Ignazio Marino – è chiaro che c’è anche una responsabilità del Governo e della nostra classe dirigente, perchè se il Paese appare all’esterno come un paese instabile chi fa l’amministratore delegato di una multinazionale globale non ci mette molto a spostare la bandierina in Korea invece che in Italia».

 

LA GALASSIA NOVARTIS – La sede centrale di Novartis in Italia è a Origgio, in provincia di Varese, dove sono localizzate le tre divisioni Farma, Sandoz e Consumer Health, mentre la divisione Vaccini e Diagnostici ha sede a Siena. A Marcon (Venezia) ha sede la Business Unit Ciba Vision. Tre i siti produttivi, che fanno capo alle divisioni Farma, Vaccini e Diagnostici e Sandoz. La produzione farmaceutica è concentrata a Torre Annunziata (Napoli), uno dei più importanti poli produttivi del Gruppo a livello mondiale e il maggiore insediamento farmaceutico del Mezzogiorno.

Redazione online

Novartis , +12% utili terzo trimestre, ma cancella duemila posti di lavoroultima modifica: 2011-10-25T16:37:45+02:00da
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