In liguria e in lunigiana. Almeno sei i dispersi. Giovedì nuova perturbazione. Ingenti i danni: le Cinque Terre chiedono aiuto agli Usa
LA SPEZIA – Quattro giorni dopo la terribile alluvione che ha devastato l’estremo Levante ligure e la Lunigiana, provocando la morte di almeno 7 persone, nella zona delle Cinque Terre e della Val di Vara si continua a scavare tra fango e macerie alla ricerca dei dispersi. Secondo quanto riferito dalla prefettura di La Spezia, dove è stato allestito il centro di coordinamento dei soccorsi, le persone che ancora mancano all’appello sarebbero 6, tre a Vernazza, una a Monterosso e due a Borghetto Vara, il paese che, con cinque vittime accertate, ha già pagato il prezzo più alto in termini di vite umane. Sul numero ufficiale dei dispersi, però, restano alcune incertezze, anche alla luce delle recenti dichiarazioni di Massimo Ivani, assessore al bilancio del comune di Borghetto, secondo cui, solo nel piccolo centro della Val di Vara, le persone di cui non si hanno più notizie dal giorno dell’alluvione sarebbero almeno una decina. Criticità si segnalano anche dal punto di vista dei collegamenti, con venti strade provinciali ancora chiuse, 17 aperte solo ai mezzi di soccorso e alcune frazioni ancora isolate nei comuni di Rocchetta Vara, Calice al Cornoviglio, Brugnato, Zignago e Beverino. Proprio per raggiungere persone isolate, alcune delle quali necessitavano di cure mediche, il Soccorso Alpino ha effettuato diversi interventi. Rimane invariato, invece, il numero delle persone sfollate dalle proprie abitazioni, circa 320 in tutta la provincia della Spezia. Soltanto nel comune di Vernazza, dove è stata allestita una cucina da campo, su 210 residenti sono stati trasferite 150 persone, che hanno trovato sistemazioni autonome.
BILANCI – Intanto è tempo di primi bilanci: Solo a Monterosso, ha detto sabato mattina il sindaco Angelo Maria Betta, ci sono danni per 30 milioni di euro, si devono ricostruire piazze, spiagge e fognature. «Monterosso è annegato nel fango ma i canali erano puliti – ha detto il primo cittadino – hanno ceduto i muretti a secco e una massa enorme di fango è arrivata fino al mare che martedì era forza 5 e non riusciva più a ricevere». Nessuna speculazione edilizia ha aggravato le conseguenze dell’alluvione, ha voluto sottolineare il sindaco, precisando anche che a Monterosso «non si costruiscono case dal 1976». L’Associazione Amici delle Cinque Terre, di cui fa parte anche il senatore Luigi Grillo (Pdl), ha reso noto di aver varato in accordo con l’ambasciatore Usa a Roma, David Thorne, questa iniziativa: a tutti gli americani che verseranno aiuti su un numero di conto apposito, verrà dato un buono da utilizzare in una loro futura vacanza alle Cinque Terre. L’iniziativa sarà rilanciata questa sera a Washington nel gala della Niaf, al quale partecipa anche il presidente americano Barack Obama.
LE PREVISIONI – Quanto alle previsioni meteo, queste sono buone per quasi l’intera prossima settimana. Da mercoledì prossimo potrebbe esserci in Liguria un lieve peggioramento. La previsione di piogge è comunque inferiore del 50%. Il tempo con ogni probabilità peggiorerà in modo significativo a partire da giovedì-venerdì prossimi.
AULLA E MULAZZO – In Lunigiana i vigili del fuoco stanno organizzando una «carovana» di autobotti per cercare di risolvere le situazioni più critiche che si registrano ad Aulla e a Mulazzo. In tutta la zona gli sfollati sono circa duemila e oltre all’acqua necessitano di medicinali e viveri che la Protezione civile ha inviato in grande quantità. Diverse persone anziane tra cui alcuni infermi sono assistiti dal personale medico del 118 nel palazzetto dello sport ad Aulla. Nel vicino paese di Zeri si sta verificando la possibilità di far rientrare a casa un centinaio di persone. Tutto dipende dalle previsioni meteo. I vigili del fuoco hanno allestito anche un centro base ad Aulla epicentro del disastro alluvione.
Redazione Online