All’aeroporto di Malpensa, al rientro dalla trasferta di Roma. Indiscrezioni su un principio di svenimento, difficoltà a parlare e muoversi, annebbiamento della vista
MILANO – Antonio Cassano, attaccante del Milan, ha avuto un malessere sabato sera all’arrivo all’aeroporto di Malpensa, dopo la trasferta contro la Roma in cui aveva giocato l’ultimo quarto d’ora. Il calciatore è stato ricoverato al Policlinico di Milano, dove si trova ancora lunedì per essere sottoposto a ulteriori accertamenti.
IL MALORE – Che cosa abbia avuto esattamente Cassano è per ora circondato dal mistero. Si è alzata una cortina di silenzio per garantire la privacy del giocatore, che in ospedale ha avuto al suo fianco la moglie Carolina per tutta la giornata di domenica. Chi era a bordo dell’aereo, durante il volo da Roma, ha visto Cassano alzarsi, sorridere e scambiare battute con i compagni. Poi, una volta sbarcato, nel percorso tra la scaletta dell’aereo e la navetta, il barese ha avuto un principio di svenimento, con annebbiamento della vista, disorientamento, spossatezza, difficoltà di parola e di movimento. In un primo momento si è pensato a un calo di pressione o ai sintomi violenti di un virus intestinale. Certo non un banale principio influenzale. Così è stato subito trasportato al Policlinico per esami. «Il ragazzo non sta bene e stiamo indagando», si limita a dire il medico del Milan Rodolfo Tavana, che è stato da subito al fianco di Cassano, fin dal ricovero in Pronto Soccorso sabato sera. Sembra che nelle prime ore del mattino di domenica Cassano sia tornato a casa, ma dopo un nuovo malessere sia stato riportato in ospedale e ricoverato nel reparto di Neurologia.
I FAMILIARI – Nella mattinata di lunedì è arrivata in ospedale anche la madre di Cassano, la signora Giovanna. «Speriamo, speriamo…», le uniche parole pronunciate dalla donna trattenendo a stento le lacrime. La mamma di Cassano è arrivata al Policlinico di Milano alle 11.10 a bordo di un taxi assieme a Carolina, la moglie dell’attaccante del Milan, che ha provato a coprirsi il volto con un foulard nero di fronte ai numerosi fotografi, operatori televisivi e giornalisti che si trovano fuori dall’ospedale.
FORSE UNO STOP – Indiscrezioni fuoriuscite domenica sera davano la situazione clinica in via di miglioramento. Potrebbe tuttavia essere necessario uno stop temporaneo dell’attività agonistica per effettuare ulteriori accertamenti diagnostici da cui si spera di chiarire con precisione la causa del malore.
Redazione Online