DRAGHI: «ACQUISTO BOND PAESI A RISCHIO SARà LIMITATO, SIANO PRONTI A MISURE AGGIUNTIVE». Prima mossa a sorpresa del neo-presidente dell’Eurotower: calo dello 0,25% dei principali saggi, quello di rifinanziamento principale scende all’1,25%. Bene Milano e le altre piazze europee dopo un avvio in calo: la decisione di Draghi rianima i mercati.
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Mario Draghi (Ansa) |
FRANCOFORTE – Prima mossa del neo-presidente della Bce Mario Draghi. La Banca centrale europea ha abbassato il principale tasso d’interesse, quello di rifinanziamento all’1,25% con una riduzione dello 0,25%.
TASSI – Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale calano di un quarto di punto rispettivamente all’1,25%, al 2% e allo 0,50%. La decisione ha prodotto un immediato rialzo delle principali Borse europee.
L’AVVERTIMENTO – Nella tradizionale conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo Draghi ha lanciato un chiaro avvertimento a tutti quei Paesi, come l’Italia, che sono in difficoltà finanziaria. Il programma della Bce di acquisti di Titoli di Stato dell’area euro resta «temporaneo e limitato», ha detto Draghi, come lo è stato fin dall’inizio. Si tratta di operazioni condotte per garantire «la corretta trasmissione della nostra politica monetaria», ha ribadito il presidente della Bce. «È chiaro che la responsabilità primaria del mantenere la stabilità finanziaria è ad appannaggio delle politiche economiche nazionali. Quindi è inutile, sterile, pensare che i tassi dei titoli sovrani potrebbero scendere grazie a interventi provenienti dall’esterno». I paesi finiti sotto il sistema di aiuti di Ue e Fmi e «quelli particolarmente vulnerabili siano pronti a misure aggiuntive sui conti pubblici che si dovessero rendere necessarie» ha sottolineato ancora Draghi. Il presidente della Bce è poi stato ancora più esplicito nei confronti del nostro Paese: per riportare la fiducia degli investitori nei titoli di Stato i Paesi come l’Italia devono «mettere in ordine le finanze pubbliche» e «fare le riforme strutturali» ha chiarito il numero uno dell’Eurotower. «Nessuno ci costringe» all’acquisto di bond italiani. «Siamo indipendenti, facciamo le nostre scelte» ha tagliato corto Draghi.
CASO GRECIA – La possibilità che uno Stato esca dall’area euro? «Non compare nel trattato». Così Draghi ha successivamente risposto a chi gli chiedeva se fosse possibile che la Grecia uscisse dalla moneta unica.
CINA – «L’economia cinese è fra le poche fonti di crescita globale. Mi aspetto contributi molto importanti al G20» ha proseguito Draghi.
CRESCITA E INFLAZIONE – Draghi ha assicurato poi che la decisione sul taglio dei tassi di interesse è stata presa in maniera «unanime», dopo diversi segnali di indebolimento dell’economia. Il neo-presidente ha anche messo in guardia dal pericolo che le prospettive di crescita dell’area euro possano risentano di una «incertezza particolarmente alta» e del fatto che i «rischi al ribasso che si stanno intensificando». Per questo, ha voluto sottolineare Draghi, si è optato per il taglio dei tassi, «sebbene l’inflazione sia rimasta elevata» e dovrebbe restare sopra il 2 per cento, per la media dell’area euro ancora per alcuni mesi. Tuttavia, ha avvertito l’ex governatore di Bankitalia, «i tassi di inflazione sono attesi in ulteriore calo nel 2012, sotto il 2%. «Con la decisione di oggi, l’inflazione dovrebbe restare in linea con i nostri livelli-obiettivo». Da Draghui è arrivato anche un appello a tutt5i i governi dell’area euro: «Devono mostrare inflessibile determinazione a onorare pienamente la propria firma sovrana.
EURO – Reazione al rialzo dell’euro dopo il taglio a sorpresa dei tassi. La moneta unica è in rialzo a 1,3770 contro dollaro, sfiorando un +0,4% sulla chiusura di mercoledì. Un rialzo apparentemente in contrasto con la decisione di tagliare i tassi, che tipicamente causa un ribasso della moneta di riferimento, ma va tenuto presente che la politica monetaria americana è ancora più accomodante di quella europea: la Federal Reserve tiene i tassi attualmente a un intero punto percentuale sotto quelli della Bce. Contro la sterlina l’euro è in ribasso a 0,8585 (-0,3%) mentre è sostanzialmente invariato contro lo yen a 107,18.
Il taglio dei tassi d’interesse deciso dalla Bce spinge in avanti i listini Ue. Corrono tutti i mercati, accentuando l’accelerazione iniziata già in scia all’attesa svolta politica in Grecia. Parigi sale del 3,31%, Francoforte del 3,19%. Milano avanza del 4,06%. Poi però l’effetto novità si attenuava: attualmente MIlano guadagna il 2,21%, Parigi l’1,68%, Francoforte l’1,74%, mentre Londra sale dello 0,43%Apertura in territorio positivo anche per Wall Street, con il Dow Jones che sale dello 0,56% e il Nasdaq che avanza dello 0,93%. Cala anche lo spread tra Btp e Bund. La mossa di Draghi fa scendere infatti il differenziale di rendimento tra Italia e Germania a scadenza decennale fino a quota 420 punti base, un dato assai indicativo se si considera il record storico raggiunto in mattinata di 461,6 punti. Il rendimento sul decennale italiano, scende fino al 6,16% dal 6,22% di prima dell’annuncio, dopo che in mattinata aveva toccato un massimo dall’introduzione dell’euro a 6,40%.
PIAZZA AFFARI – La scelta del neo-presidente della Banca centrale rianima dunque le Borse, mentre a Cannes si incontrano i leader del G20. Sul fronte dei titoli dopo una apertura in netto calo, Milano ha vissuto una mattinata volatile. Ora allunga il passo, con Tenaris che guadagna il 9,37%, Fiat il 7,47%, Finmeccanica che avanza del 7,25%, Fiat Industrial in rialzo del 6,26%. Tra le banche, Unicredit segna un progresso del 6,59%, Intesa Sanpaolo del 6,92%.
ATENE – Le piazze europee speculano del resto sulla possibile caduta del governo greco o sulla eventualità che Papandreou si dimetta, visto che in entrambi i casi salterebbe il referendum sul piano di austerità. Secondo indiscrezioni, il gruppo parlamentare di maggioranza socialista minaccia di far cadere l’esecutivo al voto di fiducia in programma venerdì.
SPREAD GRECO – Intanto, il differenziale fra i titoli di stato greci e i Bund tedeschi a dieci anni ha raggiunto un nuovo record storico a 2506 punti, che implica un rendimento del 26,90%. Vola ad un nuovo record storico anche il rendimento dei titoli a due anni che supera il 107% (107,26%; lo spread con il Bund sale a 10.681 punti).
FRANCIA – E la crisi dell’euro continua a tenere in tensione anche i titoli di Stato francesi con un forte rialzo dei tassi nell’asta con la quale Parigi ha offerto e collocato 6,69 miliardi di titoli a lungo termine. Nel dettaglio i titoli a 10 anni, collocati per 2,865 miliardi, hanno registrato un tasso in ascesa al 3,22% a fronte del 2,72%% della precedente asta del 6 ottobre. I titoli a 6 anni, collocati per 3,110 miliardi, hanno registrato un tasso del 2,34% a fronte del 2% precedente.
Redazione Online