Dentro anche un banchiere, un ambasciatore, un ammiraglio e un giurista esperto di sanità. Paola Severino, la prima volta di una donna alla Giustizia. Passera super-ministro. Età media 63 anni. Corrado Passera: «Ci salveremo? Assolutamente sì». Profumo (Istruzione): «Ascolterò gli studenti
ROMA – Diciassette ministeri, in barba alla scaramanzia. L’ultimo governo Berlusconi ne aveva 23. Si comincia con un taglio di 6 ministeri. Dodici sono con portafoglio (tra questi l’Economia, del quale Monti ha l’interim) e cinque senza portafoglio. Tre donne in dicasteri cruciali (Giustizia, Lavoro e Interno), con Berlusconi erano sei. E poi sette professori, cinque «dottori» generici, un avvocato e un professore-avvocato. Spiccano anche un banchiere (allo Sviluppo), un ambasciatore (agli Esteri), un ammiraglio (alla Difesa), un prefetto ((all’Interno) e un giurista esperto di sanità. Nessun politico.
ETÀ E GEOGRAFIA – Fatti due conti è il governo della terza età. Un esecutivo dove, se volessero, 8 ministri avrebbero i requisiti anagrafici per chiedere subito la pensione di vecchiaia. Altri quattro potrebbero ricevere la pensione di anzianità. Il più anziano è Piero Giarda: 75 anni a dicembre. Il più giovane è il 56enne professor Renato Balduzzi (Salute). L’età media del governo di Mario Monti è di 63 anni, con solo 6 ministri su 17 sotto i 60 anni. L’esecutivo di Silvio Berlusconi, al momento del giuramento, aveva un’età media di 52 anni. Nove ministri del Nord e tre del Sud (tra questi il sottosegretario alla presidenza della Repubblica Catricalà), sei sono della Lombardia (ironia della sorte senza il sostegno della Lega), tre i romani. Poi c’è un ligure, un piemontese e un bolognese.
LE NOVITÀ – Questa la squadra del professor Mario Monti che s’inventa il ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione. E poi accorpa lo Sviluppo e le Infrastrutture in un super-ministero (prima c’erano Romani e Matteoli) affidato a Corrado Passera e Lavoro con Pari opportunità (in cui c’erano Sacconi e Carfagna) ora dato al solo Fornero). Scompaiono i ministri per l’Attuazione del programma di Governo (Rotondi), Pubblica amministrazione (Brunetta), Gioventù (Meloni) e i due cari alla Lega: Riforme per il federalismo (Bossi) e Semplificazione normativa (Calderoli). Con il professore torna un ministro allo sport (con il turismo) affidato a Gnudi. Non c’è più neppure il ministro per la Famiglia.
GIUSTIZIA – Le tre donne appena nominate ministro vanno a ricoprire dei ruoli di «grande rilievo» all’interno del nuovo esecutivo. Tra queste, Paola Severino nuovo ministro della Giustizia. Per la prima volta nella storia della Repubblica una donna Guardasigilli. Napoletana, avvocato penalista e consulente di società, banche e associazioni di categoria, è stata membro di commissioni ministeriali per la riforma della legislazione penale e processuale, ed è vice Rettore della Luiss. Il nuovo Ministro ha lavorato nello staff di Giovanni Maria Flick, ministro della Giustizia nel governo Prodi. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Marisa Bellisario dedicato al tema delle «Donne per una giustizia giusta».
PROFUMO – «Per prima cosa ascolterò gli studenti e i ricercatori per capire quale sono i loro desideri, le loro incertezze e e le loro difficoltà. Andare avanti con il consenso dei diretti interessati» ha detto Francesco Profumo, il nuovo ministro dell’Istruzione a Radio 24. «Sono felice – ha concluso in neoministro – è un impegno molto interessante, molto difficile e molto complicato».
Ministero dell’INTERNO: Anna Maria Cancellieri (La scheda) – Per la seconda volta dal 1861 ad oggi una donna si siede sulla poltrona di ministro dell’Interno. La prima era stata Rosa Russo Iervolino (ottobre 1998-dicembre 1999, governo D’Alema).
Ministero degli ESTERI: Giulio Terzi di Sant’Agata (La scheda) – Dalla prestigiosa poltrona di ambasciatore italiano a Washington alla guida della Farnesina. L’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, chiamato a far parte della squadra dell’esecutivo di Mario Monti, è il nuovo capo della diplomazia italiana, succedendo a Franco Frattini.
Ministero della DIFESA: Ammiraglio Giampaolo De Paola (La scheda) – L’ultima volta che un militare ha ricoperto questo incarico è stato 16 anni fa, quando il generale Domenico Corcione entrò a far parte del governo Dini, dal gennaio ’95 al maggio 1996.
Ministero della GIUSTIZIA: Paola Severino (La scheda) La prima donna ministro della Giustizia nella storia della Repubblica italiana è uno dei più noti avvocati penalisti. Sessantatré anni, napoletana, ha difeso, tra gli altri, Romando Prodi nel processo sulla vendita della Cirio, il legale della Fininvest Giovanni Acampora nel processo Imi-Sir, Francesco Gaetano Caltagirone nell’inchiesta di Perugia su Enimont, Cesare Geronzi per il crac della Cirio, l’ex segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni nell’indagine sui fondi per la gestione della tenuta di Castelporziano.
Ministero dello SVILUPPO economico e INFRASTRUTTURE e TRASPORTI: Corrado Passera (La scheda) – L’affidamento a una sola persona del Ministero dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, “corrisponde alla logica di mettere al centro le iniziative coordinate per la crescita economica” ha detto Mario Monti.
Ministero della SALUTE: Renato Balduzzi (La scheda) – Giurista esperto di Sanità e presidente dell’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali. Al Ministero della Salute ha già lavorato nell’ufficio legislativo del ministro di allora Rosy Bindi. Nato a Voghera, 56 anni, sposato con tre figli è professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università del Piemonte Orientale e professore invitato nell’Università di Paris-Val de Marne (Paris XII).
Ministero dell’AMBIENTE: Corrado Clini (La scheda) – Negoziatore climatico per l’Italia in campo internazionale (nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite4 sui cambiamenti climatici), ma è anche l’uomo che tiene insieme le aziende intorno all’idea di sviluppo sostenibile.
Ministero dell’ISTRUZIONE: Francesco Profumo (La scheda) – E’ presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), già rettore del Politecnico di Torino. Con un curriculum scientifico e accademico degno di un Nobel, l’ingegnere 58enne torinese è di simpatie politiche opposte a quelle dell’ex ministro Mariastella Gelmini che lo ha indicato al Cnr, e ha partecipato, sia pure per pochi istanti, alle primarie del Pd per la candidatura del successore di Chiamparino a Torino, prima della discesa in campo di Fassino.
Ministero dei BENI CULTURALI: Lorenzo Ornaghi (La scheda) – Il neoministro nella squadra di Governo dopo una lunga carriera accademica. Nato a Villasanta (Monza) il 25 ottobre del 1948, è dal 1 novembre 2002 Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 1998 è membro del Consiglio di Amministrazione del quotidiano Avvenire, di cui dal 2002 è vicepresidente.
Ministero delle POLITICHE AGRICOLE: Mario Catania (La scheda) – Dal novembre 2009 è capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Sale quindi alla guida del ministero un tecnico, al Mipaaf dal 1978. E’ nato a Roma nel 1952.
Ministero del LAVORO, POLITICHE SOCIALI, PARI OPPORTUNITA’: Elsa Fornero (La scheda) – Una signora minuta e gentile con carattere di ferro: la neo ministro del Welfare, economista, è una delle maggiori esperte di previdenza in Italia. Nata a San Carlo Canavese (Torino) nel 1948 è professore di Economia Politica presso l’Università di Torino. Convinta sostenitrice di una riforma strutturale e non estemporanea della previdenza che comprenda l’estensione del metodo “contributivo pro rata” per tutti Fornero ha sottolineato anche più volte la necessità di una fascia flessibile di uscita per uomini e donne tra i 63 e i 70 anni.
Cinque Ministeri senza portafoglio:
AFFARI EUROPEI: Enzo Moavero Milanesi – Già capo di gabinetto dei commissari europei Filippo Maria Pandolfi e Mario Monti a Bruxelles e consigliere a Palazzo Chigi di Amato e Ciampi nel 1992-1993, Moavero è esperto di mercato e concorrenza, con una vita trascorsa in gran parte all’estero, dedicata al mercato ed al diritto internazionale. (La scheda)
TURISMO E SPORT: Piero Gnudi – Classe 1938, grandissimo appassionato di ciclismo, tifoso del Bologna, si è laureato in economia e commercio, presso l’Università felsinea. Già nel 1995 aveva vissuto un’esperienza politica quando fu nominato consigliere economico del Ministro dell’Industria. (La scheda)
COESIONE TERRITORIALE: Fabrizio Barca – Laurea in Scienze statistiche e demografiche (indirizzo economico) all’Università di Roma; master of Philosophy in Economia all’Università di Cambridge e visiting professor presso le Università Mit e Stanford, Barca vanta un curriculum di studi internazionale. (La scheda)
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Piero Giarda – Laureato in economia e commercio all’Università Cattolica di Milano nel 1962, ha studiato nelle Università di Princeton e Harvard nel periodo 1965-69. E’ responsabile del Laboratorio di Analisi Monetaria dell’Università Cattolica. Componente del Comitato direttivo della scuola per il dottorato in Economia e finanza delle amministrazioni pubbliche. Ha svolto attività di consulenza alla Presidenza del Consiglio e al Ministero delle Finanze. (La scheda)
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E INTEGRAZIONE: Andrea Riccardi – Approda forte del suo impegno per la pace e per la cooperazione con la Comunità di Sant’Egidio, che fondò nel 1968, Riccardi, nato a Roma il 16 gennaio del 1950, è ordinario di Storia contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre, noto come studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea. (La scheda)
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà – Avvocato, consulente giuridico dei ministeri, segretario generale a Palazzo Chigi e, dal 2005, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. E’ un profilo da uomo delle istituzioni quello di Antonio Catricalà, 59 anni, scelto da Monti come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.