LA CRISI, IL DEBITO. Nuovo massimo dei titoli di Stato dalla nascita dell’euro. Corrono anche i rendimenti dei Bot. Giù le banche, ma gli acquisti prevalgono su Mediobanca Bene Finmeccanica
MILANO – Il rendimento del Btp a due anni vola al 7,495%, segnando un nuovo record storico dalla nascita dell’euro nel 1999. En plein di vendite per gli otto miliardi di Bot a 6 mesi nell’asta, ma il rendimento medio è volato al 6,504% dal 3,535% del collocamento di ottobre, quasi un raddoppio. La persistente incertezza sui passi da fare per risolvere la crisi di debito in Europa si traduce puntualmente anche nell’allargamento dello spread tra Btp e Bund a 511 punti dai 502 della chiusura di ieri.
GIU’ LE BANCHE – Dopo una partenza senza slancio ma in terreno positivo, Piazza Affari arretra (-1,8%) accusando la tensione sui Btp e la debolezza delle banche. Mps guida i ribassi (-3%) portando al 60% le perdite da inizio anno. La banca senese è seguita da Unicredit e Intesa entrambe in calo dell’1,5% all’indomani della nomina di Enrico Cucchiani a consigliere delegato di quest’ultima dal prossimo 22 dicembre. Cucchiani, presidente di Allianz Italia è consigliere di Unicredit.
RIFLETTORI SU PIAZZETTA CUCCIA – Tra i bancari, tiene Mediobanca (+0,4%) dopo che Mps ha confermato la cessione della quota pari dell’1,9% del capitale di Piazzetta Cuccia. Le vendite sono già iniziate e, come prevedibile, non mancano i compratori. Tra gli altri, il consigliere Vincent Bollorè prosegue nella sua politica di piccoli acquisti. Titolare del 5,59% del capitale al momento del rinnovo del patto di sindacato a fine settembre, il finanziere francese ha facoltà di salire fino al 6%.
BENE FINMECCANICA, ARRETRA FIAT -Fiammata in avvio per Finmeccanica (+2,6%) sulla prospettiva di dimissioni del presidente indagato Pier Francesco Guarguaglini. Il titolo del gruppo pubblico dimezza poi la corsa all’1%. Ma a pesare sull’indice è il ribasso di quasi il 3% di Fiat.