Una persona colpita da un proiettile, un’altra investita da una camionetta. Scontri e tensione nella capitale egiziana. Fermati tre italiani e una reporter palestinese: avrebbero appiccato un rogo
IL CAIRO – Ancora sangue e tensione al Cairo. Una persona è morta sabato mattina, colpita da un proiettile durante la carica della polizia per disperdere i manifestanti davanti alla sede del Consiglio dei ministri egiziano. Un’altra è deceduta dopo essere stata investita da una camionetta delle forze dell’ordine. nel primissimo pomeriggio il premier incaricato, Kamal el Ganzuri, ha incontrato alcune delegazioni di giovani di piazza Tahrir, tra i quali rappresentanti dell’Associazione Nazionale per il Cambiamento, di Mohamed el Baradei. Proprio el Baradei ha incontrato, sempre sabato, il capo del consiglio militare egiziano Hussein Tantawi, che ha ricevuto separatamente anche Amr Mussa.
ATTIVISTI DISPERSI COI LACRIMOGENI – L’attivista ucciso colpito da un colpo d’arma da fuoco faceva parte di un gruppo che si è staccato da un corteo per tentare di bloccare l’ingresso della sede del governo, per protesta contro la nomina del nuovo premier, Kamal Ganzouri, decisa dal Consiglio supremo delle forze armate. In precedenza centinaia di manifestanti accampatisi nella notte a piazza Tahrir erano stati dispersi con i gas lacrimogeni dalla polizia e quattro di loro erano rimasti feriti. Risale dunque la tensione in Egitto a meno di 48 ore dall’avvio della prima tornata elettorale per le legislative, in programma lunedì.
FERMATI TRE ITALIANI – Nella notte al Cairo sono stati fermati anche tre cittadini italiani dalla polizia egiziana e trasferiti in un commissariato nel centro della capitale per accertamenti. Secondo quanto scrive l’agenzia Mena, i tre connazionali sono stati fermati insieme ad una giornalista palestinese con l’accusa di avere bruciato alcune piante all’ingresso di un grande albergo nel centro del Cairo.