Bonanni: «grave che non ci sia confronto, premier convochi le parti sociali». I sindacati danno battaglia. Bonanni: il governo ci convochi. Il leader dei democratici: misure siano eque e non recessive.
DIFETTI MERCATO DEL LAVORO – «Abbiamo ben chiari i difetti del nostro mercato del lavoro, il suo dualismo e i principi di flexicurity che dovrebbero ispirarne la riforma,» ha aggiunto Fornero, assicurando che l’azione del governo sarà centrata su rigore, crescita ed equità, laddove il «rigore non è solo basato su una dimensione quantitativa, ma anche su una diversa cultura del rapporto tra individui e spesa pubblica». Confermata poi da parte del ministro l’intenzione di mettere a punto il «metodo contributivo pro rata per tutti, anche per quelli che finora si sono tirati fuori».
«MONTI CI ASCOLTI» – Pier Luigi Bersani chiede che le misure che il governo si appresta a varare per la stabilizzazione dei conti pubblici siano caratterizzate da «equità» e «il meno possibile recessive, serve occhio all’esigenza dei consumi, dei redditi, delle situazioni più difficili, dei redditi popolari», afferma il numero uno del Pd. I democratici, ha ricordato Bersani, hanno le loro proposte e si aspettano che «davanti a queste idee non si rimanga sordi o disattenti». «Noi chiediamo una cosa fondamentale: l’equità. Chi ha di più deve dare di più, questo è il punto», ha aggiunto il segretario dei democratici, ribadendo comunque che il Pd «è pronto a sostenere questo governo anche se non farà il 100% di quello che faremmo noi».
«PRIMA I PRIVILEGI» - «Non mi sembra che ci sia un dibattito sulla possibilità di far fuori i privilegi nella previdenza» ha aggiunto il numero uno cislino. E a tal proposito Bonanni ha ricordato che ci sono «850mila persone in regime speciale che non sono mai state toccate». «Faremo di tutto per dimostrare che anche questo governo è sulla scia di chi non vuole trovare soluzioni che distinguano persone e persone», ha sottolineato il leader della Cisl in risposta alla domanda se anche il suo sindacato intenda indire uno sciopero come annunciato dalla Fiom. «A noi interessa trovare delle soluzioni» ha però precisato osservando tuttavia che «è molto strano che si arrivi a una soluzione così delicata senza consultare nessuno».
«PROSEGUIRE SULLA STRADA DEL RISANAMENTO» – Dal canto suo, il premier Monti plaude al primo via libera del Parlamento sul pareggio di bilancio in Costituzione. È la dimostrazione, scrive il capo del governo in una nota, della «ferma volontà nel proseguire sulla strada del risanamento strutturale della finanza pubblica».