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«Cosentino referente dei Casalesi». Richiesta d’arresto bis per il deputato Pdl

Il primo mandato di cattura nel novembre 2009 venne rigettato dalla Camera. Politici e banchieri, all’alba 50 arresti in tutta Italia

NAPOLI – Antimafia e carabinieri in azione all’alba con un blitz in tutta Italia finalizzati all’arresto di boss, banchieri e politici ritenuti vicini al clan dei Casalesi: tra loro, anche l’ex sottosegretario all’Economia e attuale coordinatore del Pdl campano Nicola Cosentino. La magistratura di Napoli ha chiesto a Montecitorio di autorizzare l’arresto del deputato, indagato per corruzione ed altri reati. La richiesta d’arresto è arrivata stamattina, martedì 6, in giunta per le autorizzazioni della Camera. Fa il paio con la prima che, rigettata nel novembre 2009 dalla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, provocò le dimissioni dell’allora sottosegretario. Il coordinatore del Pdl della Campania è definito nei capi di imputazione formulati dai pm «referente politico nazionale del clan dei Casalesi»

IMPRENDITORI ANCHE DEL NORD – I provvedimenti restrittivi colpiscono in particolare elementi riconducibili alle fazioni Schiavone e Bidognetti del clan dei Casalesi. Fra i destinatari anche esponenti politici di rilievo nazionale e locale, personaggi del mondo bancario ed imprenditoriale operanti oltre che in Campania, nel Lazio, in Toscana, nell’Emilia Romagna, in Lombardia ed in Veneto.

L’INDAGINE – L’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Cosentino è stata firmata dal gip Egle Pilla, su richiesta dei pubblici ministeri Antonio Ardituro, Francesco Curcio e Henry John Woodcock.

LE ACCUSE – L’ordinanza riguarda anche un’altra cinquantina di persone,arrestati dai carabinieri con la Dia di Napoli. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione camorristica, riciclaggio, corruzione e falso. Secondo quanto si apprende l’inchiesta riguarda vicende di infiltrazioni del clan dei Casalesi nella pubblica amministrazione ed in particolare tra ex amministratori di Casal di Principe, roccaforte del clan dove il Comune viene sciolto in media ogni due anni. Gli indagati sono oltre settanta.

OSMOSI PATOLOGICA TRA POLITICA E ECONOMIA – Il gip scrive: quella tra politica e economia rappresenta «un’osmosi che genera effetti patologici nei settori più rilevanti della vita sociale e politica della provincia casertana: quello elettorale, quello economico e quello istituzionale». Intorno a questo intreccio – prosegue il gip – si muovono enormi interessi economici del clan dei Casalesi e i politici coinvolti sono «asserviti al sodalizio camorristico. E ciò che avviene in snodi fondamentali e sensibili dell’attività economica: nell’apertura di centri commerciali, nelle attività edilizie e nella fornitura del calcestruzzo. Ed i poteri della politica e dell’ente mafioso si saldano nel momento più solenne ed importante della vita democratica: il momento elettorale».

Titti Beneduce

«Cosentino referente dei Casalesi». Richiesta d’arresto bis per il deputato Pdlultima modifica: 2011-12-06T12:26:48+01:00da
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