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Passera: «L’Italia mantenga le grandi aziende»

«Dal governo 12, 5 miliardi di euro per le infrastrutture». Il ministro alla Camera: «Se non accade avremo problemi». E sulle banche: «Poco saggia la scelta dell’Eba e sbagliata»

ROMA– Corrado Passera non ha dubbi. E, in audizione alla Commissione Trasporti alla Camera, ha sottolineato l’importanza delle imprese. «Credo che il nostro Paese se non saprà mantenere e attirare grandi aziende sul nostro suolo avrà grandi problemi». Il ministro dello sviluppo e delle infrastrutture ha poi aggiunto che «il lavoro viene dalle imprese».

«NO ALLA DISMISSIONE»– «Quando ci sono dei problemi per le grandi aziende – ha osservato Passera nelle sue risposte alle domande dei parlamentari – la tendenza è la dismissione. Noi dobbiamo invece trovare una soluzione diversa. Alcune aziende è vero sono state malgestite ma possono essere aggiustate con un piano di lavoro in cui anche il pubblico può agire da committente nel rispetto dei vincoli Ue. Se non riusciremo ad attrarre grandi imprese sul nostro territorio avremo dei problemi perché il lavoro viene dalle grandi imprese».

EBA E BANCHE – Negativo il giudizio di Passera sulla decisione dell’Eba di richiedere una ricapitalizzazione delle banche europee per 114 miliardi (quasi 15 per quelle italiane). Perché è un esercizio «mal pensato, mal gestito, temporalmente sbagliato». Insomma la «decisione è poco saggia». «La crisi attuale investe soprattutto i titoli di stato e (le decisioni come quelle dell’Eba, ndr) sono interventi con carattere prociclico che rischiano di aggravare la situazione».

INFRASTRUTTURE E TAV – Nel piano dell’esecutivo ci sono le infrastrutture e la Tav. Il governo ha già messo in campo «12,5 miliardi di cose vere da cantierarsi, fondi sbloccati per cose già approvate». Passera ha ricordato che «in passato sono stati fatti annunci mirabolanti ai quali non facevano seguito l’effettiva cantierabilità e la spesa». Sulla Torino Lione sarà «rispettato il cronoprogramma. Deve andare avanti ma è anche un capitolo da cui imparare cose per gestire casi simili». Annunciando che lunedì prossimo incontrerà il collega francese, il ministro ha osservato che l’aumento dal 20% al 40% del contributo comunitario sarà di aiuto. La Torino-Lione deve andare avanti e deve essere un capitolo che ci deve aiutare a gestire casi simili, ha aggiunto.

AEROPORTI E TRASPORTI– Il ministro si è soffermato anche sugli aeroporti («non possiamo averne uno in ogni Provincia») e gli incentivi stanziati dal governo per il trasporto pubblico locale («un aiuto alle Regioni in difficoltà»). Proprio sui trasporti secondo il ministro la parola chiave è «liberalizzazioni». Ma «in tutti i settori e ben regolata. Dobbiamo favorire la nascita di operatori efficienti, andando contro resistenze naturali».

Redazione Online

Passera: «L’Italia mantenga le grandi aziende»ultima modifica: 2011-12-09T15:30:45+01:00da
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