In aula cartelli del carroccio contro la manovra del governo. Strepiti e urla durante la relazione sull’ultimo Consiglio europeo, Schifani costretto a sospendere la seduta poi ripresa. Il premier: «Sì a tassa su transazioni finanziarie». Altre modifiche al testo prima di approdare in Parlamento. Sconto sull’Imu per le famiglie con i figli, abolizione delle province a scadenza naturale, liberalizzazioni dal 1° gennaio. Salvi i tassisti, farmacie pronte allo sciopero.
ROMA – Una relazione al Senato piuttosto tormentata. Tanto che la seduta alla fine doveva essere sospesa per le intemperanze della Lega. Doveva essere un appuntamento di routine quello di Mario Monti per presentare i risultati del Consiglio europeo, ma è diventato il momento dello scontro. A un certo punto, mentre il premier spiegava che la manovra finanziaria del governo e i provvedimenti presi ci danno maggior credibilità in Europa, dai banchi sono arrivati strepiti e urla, che hanno interrotto più volte la relazione. A sedare gli animi è intervenuto il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha minacciato di sospendere la seduta. «Sospendere mentre parla il presidente del Consiglio – ha detto Schifani – non sarebbe un bel segnale, tanto più che il suo intervento è stato chiesto da molti gruppi parlamentari». Tornata la quiete in Aula, il premier ha ripreso il suo intervento. Ma solo per qualche minuto. Poi i leghisti tiravano fuori dei cartelli contro il governo (uno con la scritta «basta tasse», un altro con la scritta «non è una manovra, è una rapina») e continuavano a rumoreggiare. («Sei un pagliaccio» gridava il senatore del Carroccio Enrico Montani al presidente del Senato) , e alla fine la seduta viene sospesa, tanto da costringere Schifani a sospendere la seduta. Seduta poi ripresa dopo qualche minuto.
IL PRIMO INTERVENTO – «C’è stata una discussione nel Consiglio europeo sul ruolo degli eurobond e si è deciso di non far figurare il riferimento agli eurobond nelle conclusioni finali del summit, ma è stato deciso che nel rapporto che sarà presentato entro il 31 marzo sarà discusso e presentato il tema degli eurobond» aveva spiegato Monti fino a quando aveva potuto parlare. «Il problema – aveva sottolineato ancora il presidente del Consiglio – è che esisteva prima del Consiglio europeo e si è confermata una linea di divergenza in seno all’Unione. E’ impossibile tracciare un confine, come vorrebbe la Germania, tra paesi totalmente virtuosi o peccaminosi, dopo che proprio Germania e Francia nel 2003 hanno delegittimato il patto di stabilità. La visione di molti Stati membri, tra cui la nostra, era differente: la credibilità della disciplina è un elemento essenziale», ma non basta, aveva rimarcato il presidente del Consiglio. «Abbiamo insistito – ha detto Monti – sull’importanza di avere meccanismi di disciplina, ma anche sull’importanza di dotare l’area Euro di dispositivi di intervento corroborati da mezzi finanziari per evitare il contagio tra Paesi». Roma si è mossa «per il potenziamento del fondo europeo di stabilità finanziaria».
DOPO LA SOSPENSIONE – «Uno dei modi per arrivare, non dico a “basta tasse” ma almeno a “meno tasse” è quello di estendere la fiscalità al mondo della finanza» ha poi aggiunto Monti riprendendo in Senato il discorso sugli esiti del Consiglio Ue dopo la sospensione della seduta e rivolgendosi agli esponenti della Lega che esponevano in precedenza i cartelli “basta tasse”. L’Italia, ha aggiunto Monti, è «disposta a riconsiderare la posizione del precedente governo, che era contrario ad una tassazione sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin tax» spiegando che questo è anche un mezzo, in prospettiva, per arrivare ad una riduzione delle tasse sulle famiglie.
Novità su casa, pensioni e conti correnti. Sono questi i principali aggiustamenti apportati alla manovra economica dal governo, che ha presentato il nuovo testo alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera (in serata c’è stato anche l’intervento del premier Monti), dove per tutto il giorno è proseguito l’esame degli emendamenti.
Previsto uno sconto sull’Imu per le famiglie con i figli: la detrazione è di euro 50 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché “dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale”. L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non potrà superare l’importo massimo di euro 400.
Ha creato invece qualche scompiglio l’emendamento che contiene un’imposta di bollo di 34 euro sui conti correnti (100 euro se non si tratta di persone fisiche). Il governo però ha precisato che l’imposta di 34 euro in realtà esiste già e che l’aumento sarà solo per i conti correnti delle imprese.
Per quanto riguarda invece le pensioni Elsa Fornero ha proposto “un prelievo del 25% come contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 200mila euro”. Secondo le ultime indiscrezioni però il prelievo potrebbe essere del 15%.
E’ bagarre invece sulle liberalizzazioni: salvi i tassisti, sono in fermento invece le farmacie, che si dichiarano pronte allo sciopero. Le liberalizzazioni scatteranno dal 1° gennaio.
Ecco alcune delle ultime novità:
PENSIONI – Sono salve, cioè avranno un’indicizzazione del 100%, quelle sotto 3 volte il minimo (circa 1400 euro). Dovrebbe arrivare un prelievo del 15% per gli assegni pensionistici oltre i 200.000 euro e non del 25% come proposto dal ministro Fornero.
Inoltre chi andrà in pensione prima dei 62 anni avrà una riduzione delle quote di trattamento pari a 1 punto percentuale e non più 2%. Aumentano i contributi per artigiani e commercianti: fino ad arrivare, nel 2018, al 24%.
ICI, DETRAZIONE FINO A 400 EURO (CON FIGLI) – La detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro. L’aumento è di 50 euro nel caso di figli di età non superiore a 26 anni.
BOLLO SCUDATI – I capitali “scudati” sono soggetti ad un’imposta di bollo speciale del 10 per mille negli anni 2012 e 2013, mentre l’aliquota ordinaria è fissata al 4 per mille.
NO TASSA C/C SOTTO 5.000 EURO – La tassa sui conti correnti (34 euro) non ci sarà su depositi sotto 5.000 euro.
CASH P.A. – La pubblica amministrazione potrà pagare cash fino a 1.000 euro, incluse dunque le pensioni piu’ basse.
COMMISSIONI PER NEGOZI A 1,5% – La commissione massima che i negozianti dovranno d’ora in poi dare alle banche per i pagamenti con carte di credito non potrà superare l’1,5%.
TETTO STIPENDI P.A. – Per gli stipendi della pubblica amministrazione ci sarà un tetto massimo: il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione.
STIPENDI PARLAMENTARI – Saranno le Camere a provvedere al taglio delle indennità di deputati e senatori e non un decreto del governo (come prevedeva la manovra).
SALVI STIPENDI CIRCOSCRIZIONI – I Consiglieri delle Circoscrizioni o quelli delle Comunità montane oggi in carica manterranno il loro gettone sino a fine mandato.
STOP ASTE EQUITALIA – I beni espropriati da Equitalia ai debitori verso il Fisco, non saranno più messi all’asta dall’Agenzia ma saranno venduti dal contribuente. Il debitore venderà il bene pignorato o ipotecato e consegnerà l’intera somma ad Equitalia, che interverrà all’atto della cessione e che restituirà al contribuente la somma che eccede il debito.
Le aziende in difficoltà a causa della crisi che sono in ritardo nel pagamento delle cartelle ad Equitalia, potranno ottenere una ulteriore proroga di 72 mesi.
Slitta di un anno (a fine 2012) l’uscita di Equitalia dalla riscossione dei Comuni.
PROVINCE A SCADENZA NATURALE – Le province continueranno a esistere fino alla loro scadenza naturale (e non fino al 31 marzo 2013 come previsto da un emendamento del Governo).
SCUOLE PIU’ SICURE CON FONDI FAS – Si punta a velocizzare l’impiego dei Fondi Fas per mettere in sicurezza le scuole sul fronte dell’edilizia antisismica.
PIU’ FAMIGLIA IN NUOVO ISEE – Il nuovo Isee dovrà tenere conto “delle quote di patrimonio e reddito dei diversi componenti della famiglia nonché dei pesi dei carichi familiari, in particolare dei figli successivi al secondo”.
TETTO STIPENDI MANAGER – Arriva un tetto ai compensi dei manager delle società pubbliche non quotate.
LSU NAPOLI E PALERMO – I lavori socialmente utili per Napoli e Palermo vengono rifinanziati.
AUTORITA’ VIGILANZA TRASPORTI – Anche la “mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti” nonché le infrastrutture e le reti stradali e autostradali vengono sottoposti alla vigilanza dell’Autorità.
CNEL – Scende a 64 il numero dei Componenti del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro.
Le reazioni delle forze politiche e dei sindacati – Le novità sulla manovra emerse in Commissione non hanno lasciato indifferenti i partiti. Sul tema dello slittamento del taglio delle indennità parlamentari è intervenuto Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera: “Non c’è nessuno slittamento. Il presidente della Camera e quello del Senato hanno assunto un impegno che manterranno e in alcune settimane le Camere taglieranno le indennità e aboliranno i vitalizi dal 1° gennaio 2012”.
Della manovra ha parlato anche il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl): “Lavoriamo per rendere più eque le pensioni e più giusta l’Imu, una tassa che noi consideriamo ingiusta. Voteremo questa manovra solo per senso di responsabilità, ma non è la nostra manovra”.
Per quanto riguarda invece la proposta del ministro Fornero di tassare al 25% le super-pensioni, sembrano positive le prime reazioni arrivate dai sindacati.
Nonostante la critica del segretario della Cgil, Susanna Camusso, secondo cui il criterio del ministro del Welfare “manca di progressività”, in generale la proposta viene vista, sia da Angeletti (Uil) che da Bonanni (Cisl), come un “primo segnale che va nella direzione giusta”.