CALCIO. Il patron del Milan all’attaccante argentino: «Qui può vincere tutto, anche il pallone d’oro»
MILANO – «Tevez deve scegliere fra i soldi del Paris Saint Germain o il prestigio di una squadra come il Milan dove può vincere tutto, anche il pallone d’oro»: sono le parole di Silvio Berlusconi sull’attaccante argentino che dovrebbe lasciare il Manchester City per approdare a Milano. Silvio Berlusconi prima di partecipare alla cena di Natale della società rossonera al Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano risponde così ai giornalisti. Il sudamericano è anche nel mirino del Paris Saint Germain che, a quanto pare, ha offerto al City oltre 25 milioni per il cartellino. In vista del mercato di gennaio, Berlusconi evidenzia che «il Milan ha già una rosa molto ampia, ci sono giocatori come Thiago Silva che possono ricoprire più ruoli. Può fare il centrocampista e, con la classe che ha, anche il centravanti». «Io – dice Berlusconi – faccio sforzi eccezionali, il Milan è costato 50 milioni di euro all’anno nelle ultime stagioni. Credo che nell’anno passato sia costato 90 milioni. Io ho agito sempre con estrema generosità, eccessiva».
IL BARCELLONA – Ma il patron del Milan ammette che qualcosa manca. «Manca la volontà di giocare in maniera completamente diversa da quella tradizionale, evitando lanci lunghi e passaggi azzardati», spiega e prende a modello il Barcellona: «Gioca come le squadre che allenavo una volta, arrabbiandomi se i ragazzi facevano passaggi oltre i quattro metri. Vorrei che anche il mio Milan giocasse così. Resta solo da applicare un certo tipo di gioco e crederci». Suona come una messaggio ad Allegri, che intanto ottiene l’ennesima promessa di rinnovo. «Non è mai stato in discussione, sono sicuro che rinnovera», garantisce Berlusconi, sottolineando che «il Barcellona non ha più giocatori di classe di quanti ne abbia il Milan». A partire da Ibrahimovic, che in rossonero si è trovato molto meglio che al Barcellona. «È un grande giocatore, non sbaglia mai, nemmeno gli assist», gongola l’ex premier, che attende di rivedere il vero Pato: «Deve recuperare la forma dopo tanti incidenti, ma – nota – deve anche giocare più vicino alla porta, perché troppo spesso è decentrato sulla destra». Assomigliano ai consigli che Berlusconi dava a Ronaldinho (e Ancelotti). Dovrà tenerne conto Pato, che si è presentato da solo alla festa, dove non si è vista la fidanzata Barbara Berlusconi, che siede nel cda rossonero. Al vertice dovrebbe invece tornare formalmente il padre. «Vediamo come vanno le cose – sorride Silvio Berlusconi – ma penso che tornerò».