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Calcioscommesse parte seconda: 17 arresti

PALLONE INQUINATO. In manette anche l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni. Alterati tre incontri del campionato di Serie A 2010-2011

MILANO – Nuova operazione contro il calcioscommesse: gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Tra gli arrestati ci sono anche giocatori in attività e l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni. Tra le partite alterate ci sono anche incontri del campionato di serie A 2010-2011. Secondo le indagini si tratta di Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono in corso ulteriori accertamenti. Nessuno dei tre match figurava nella lista delle 38 partite segnalate lo scorso giugno dai Monopoli di Stato alla Procura di Cremona e su cui si erano registrati flussi anomali di scommesse.

INQUINAMENTO DELLE PROVE – Doni è stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. Secondo l’accusa sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell’Atalanta del campionato di serie B dell’anno scorso. Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell’indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l’accusa Doni deve andare in carcere perché, assieme ad Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all’ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell’Atalanta. Il calciatore, inoltre, da quanto si è saputo, avrebbe anche pagato parte della parcella dell’avvocato di Santoni, per il timore che questi parlasse agli inquirenti. Insieme con Santoni Doni avrebbe anche ipotizzato di alterare i dati dell’iPhone dello stesso avvocato, sequestrato nell’estate scorsa nell’ambito dell’inchiesta, cambiando la password con un computer.

REFERENTI – Oltre a Doni, sono finiti in carcere perché coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia. I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell’organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l’organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.

SECONDA TRANCHE – L’operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell’inchiesta della procura di Cremona «Last bet» che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l’ex giocatore della nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l’accusa appartenenti a un’organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva: sarebbero «diverse» le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia nell’ambito dell’indagine sul calcioscommesse. All’inchiesta hanno partecipato anche le squadre mobili di Venezia, Bari e Lecce.

A EST – Il vertice dell’organizzazione sarebbe a Singapore e le basi operative nell’Europa dell’Est. Secondo la procura di Cremona, al vertice c’era un certo Eng Tan Seet, detto «Dan», che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell’Europa dell’est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri Paesi. Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti internet collocati prevalentemente in Asia e ritenuti più sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate.

Redazione Online

Calcioscommesse parte seconda: 17 arrestiultima modifica: 2011-12-19T12:36:48+01:00da
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