Esplosioni ad Abuja, capitale del paese e a Jos e Damaturu. Numerosi morti e feriti. I soccorritori: «Non ci sono abbastanza ambulanze». Rivendicazione della setta islamica di Boko Haram. Condanna del Vaticano: «Odio cieco e assurdo»
ABUJA (NIGERIA) – Natale di sangue in Nigeria. Prima un’esplosione ha squarciato una chiesa cattolica ad Abuja, capitale del paese, durante la messa di Natale uccidendo almeno 25 persone. C’è poi stata una seconda esplosione a Jos, infine una terza doppia esplosione a Damaturu. Non c’è stata finora alcuna rivendicazione, ma le tre esplosioni odierne arrivano proprio nel mezzo di un’ondata di attentati che hanno già causato almeno 465 morti, e che sono stati attribuiti alla setta estremista islamica Boko Haram. Solo negli ultimi giorni nei combattimenti tra la setta e le forze di sicurezza sono morte 61 persone. Già l’anno scorso c’era stata una serie di attentati vigilia di Natale proprio a Jos che, secondo quanto sostenuto dai militanti di sinistra, causarono almeno 32 morti e 74 feriti.
L’ESPLOSIONE – La prima esplosione ha colpito la chiesa di Santa Teresa, una città sul Niger vicino alla capitale, Abuja. I soccorritori hanno recuperato almeno 25 corpi dalla chiesa mentre i feriti sono stati portati in vari ospedali. Ad ostacolare i soccorsi anche una folla inferocita riunitasi sul posto. A Jos la seconda esplosione ha colpito la chiesa «Montagna di fuoco e dei miracoli». Il portavoce del governo ha poi riferito che dei militari, che presidiavano la zona dopo l’attentato, sono stati assaliti da uomini armati, un poliziotto è rimasto ferito. Due altri esplosivi di produzione locale sono stati trovati in un edificio vicino e disarmato. La terza doppia esplosione è avvenuta nel primo pomeriggio a Damaturu.
L’AMBASCIATA USA – L’ambasciata americana nella capitale nigeriana aveva emesso un avvertimento venerdì ai cittadini Usa di essere «particolarmente vigili nei pressi delle chiese, grandi folle e le aree in cui gli stranieri si riuniscono». La Nigeria è il paese più popolato di tutta l’Africa, con oltre 160 milioni di abitanti.