NEL PENITENZIARIO DI OPERA. Sarno della Uil: «Ha applicato dei cerotti su bocca e naso»
MILANO – Lele Mora ha tentato il suicidio. La notizia viene dal segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, che ha subito precisato che forse si è trattato di un gesto dimostrativo. L’agente di spettacolo amico di Silvio Berlusconi, detenuto nel carcere di Opera (Milano) in custodia cautelare preventiva per bancarotta fraudolenta, è stato soccorso nella tarda mattinata di venerdì perché si era applicato alcuni cerotti su naso e bocca. «Il tentato suicidio – spiega Sarno è stato posto in essere con cerotti regolarmente detenuti in cella. Ovviamente l’intervento dell’agente di sorveglianza è stato efficace ed immediato. Considerate le modalità più che ad un reale tentato suicidio – sottolinea – è forse più appropriato riferirsi ad un gesto dimostrativo, che non è escluso possa essere stato messo in piedi per attirare l’attenzione sulla sua vicenda processuale».
CAPODANNO IN CARCERE – Il noto manager di veline, starlette e tronisti, è coinvolto anche nel processo per il cosiddetto Rubygate, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione. Ad Opera è invece detenuto da circa sei mesi per la bancarotta della sua società Lm, fallita nel giugno 2010 con un buco da 8,5 milioni di euro. Per queste accuse ha patteggiato una pena a 4 anni e 3 mesi, ma subito dopo ha fatto ricorso in Cassazione e in questi giorni sperava di poter uscire dal carcere. Ma l’udienza del Tribunale del Riesame che avrebbe dovuto esaminare l’istanza di scarcerazione è stata rinviata dal 28 dicembre al 4 gennaio.
GLI AVVOCATI INFURIATI – «Siamo furibondi, nessuno dal carcere di ci ha avvisato e siamo venuti a sapere del tentato suicidio dalla stampa». Luca Giuliante, uno dei legali di Lele Mora, commenta così la notizia diffusa dalla Uil.
Il legale ha inoltre chiarito che stamani è rimasto nel carcere di Opera per circa un’ora, dalle 12.30 alle 13.30, per aspettare di parlare con Mora per un colloquio che era stato fissato, ma il personale del penitenziario gli ha fatto sapere che il talent scout non stava bene e quindi non ha potuto incontrarlo. «Siamo furibondi, è inaccettabile», ha ribadito l’avvocato Giuliante. I difensori denunciano da tempo che Mora è in condizioni critiche di salute, sia dal punto di sita psicologico che dal punto di vista fisico, anche perche è dimagrito di 30 chili. Il giudice, Elisabetta Meyer, nelle scorse settimane ha disposto una perizia medica che è tuttora in corso.