La sedicenne batte i Moderni. Antonella terza classificata
MILANO – Francesca ha vinto la quinta edizione di «X Factor». Lo ha decretato il voto del pubblico, che l’ha preferita ai Moderni, arrivati con lei allo scontro testa a testa dopo l’eliminazione di Antonella. La sedicenne di Bassano del Grappa si è aggiudicata un contratto discografico con la Sony del valore di 300mila euro. La vittoria per lei giovedì sera è arrivata grazie alla grinta mostrata nel duetto con Irene Grandi, alla classe sfoggiata per l’inedito «Distratto» scritto per lei da Elisa con Roberto Casalino e al coraggio tirato fuori scegliendo di interpretare a cappella «Hallelujah» di Leonard Cohen.
GLI OUTSIDER – La promozione più inaspettata all’ultima manche è stata quella dei Moderni, veri outsider del talent show, ma a loro favore ha giocato molto avere un giudice come Elio, che già aveva portato alla vittoria contro ogni pronostico Nathalie, e un supporter come Morgan, che aveva fatto la fortuna di altri insospettabili come gli Aram Quartet. Di sicuro i Moderni non lasciano indifferenti e con il loro stile istrionico, a cavallo tra Black Eyed Peas e Chumbawamba, hanno conquistato il pubblico più giovane.
LA GIOVANISSIMA – Se per i Moderni ha giocato a favore l’effetto simpatia (sono riusciti pure a far tornare il sorriso ad Arisa dopo l’eliminazione di Antonella), Francesca invece si è giovata della sua giovane età che, contrariamente a quanto temuto dalla sua giudice Simona Ventura, alla fine l’ha aiutata anziché ostacolarla. Se è vero che «il talento non ha età», come detto dalla conduttrice passata da Rai a Sky, è indubbio che la sedicenne si è aggiudicata molte simpatie grazie alla sua freschezza e al suo coraggio.
ASIA E MORGAN – Il gran finale ha previsto anche il duetto di Morgan e Asia Argento di nuovo insieme, ma solo per la musica, dopo tanti dissapori in un brano inedito scritto anni fa: «The Indifferences». Una performance che ha sorpreso più per la strana coppia riunita sul palco che per la qualità della canzone, di cui lei ha scritto il testo, ispirato agli «Indifferenti» di Moravia e lui la musica stile Bluvertigo.