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Tobin tax, l’Europa va in ordine sparso. Cameron alla Bbc: «La bloccherò»

PARIGI PROPONE L’INTRODUZIONE DI UNA TASSA SULLE TRANSAZIONE FINANZIARIE, LONDRA FRENA. Anche i tedeschi scettici su un’imposta di questo tipo, Monti cerca di mediare tra tutte le posizioni in campo

LONDRA – Una fuga in avanti di Parigi, che ha annunciato domenica di voler introdurre la Tobin tax entro l’anno in corso «per dare l’esempio», apre un nuovo terreno di sfida sull’asse anticrisi franco-tedesco. E i partner europei hanno reagito: Berlino ha ribadito di avere da tempo come obiettivo l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie, nel contesto dell’Europa a 27 però. E a tentare una mediazione, in serata da Parigi, è il premier italiano Mario Monti che, promettendo una nuova apertura di Roma, ha messo in guardia dai tentativi di giocare in solitario su questo argomento.

L’INCONTRO BILATERALE – La Tobin tax sarà comunque uno dei temi dell’incontro bilaterale in programma a Berlino lunedì prossimo fra Nikolas Sarkozy e Angela Merkel, secondo quanto affermato dal portavoce del governo tedesco. A lanciare il sasso era stato in mattinata il consigliere speciale del presidente francese Henri Guaino: «Prima della fine di gennaio ci sarà una decisione sull’introduzione in Francia della tassazione delle transazioni finanziarie», ha detto su Bfmtv. Parigi aveva già annunciato che una proposta franco-tedesca sarà presentata il 23 gennaio a Bruxelles, e i due Paesi vogliono mettere la proposta in agenda del summit europeo del 30 gennaio. A fine settembre la Commissione europea ha presentato una proposta di introduzione della Tobin tax nell’eurozona a partire dal 2014: la tassa dovrebbe portare alle casse europee 55 miliardi di euro l’anno. «La Germania ha da molto tempo la stessa posizione sulle Tobin tax – ha risposto oggi in conferenza stampa dal canto suo il portavoce del governo di Angela Merkel Steffen Seibert -. L’auspicio di inserirla a livello mondiale non può essere realizzato adesso, ma l’obiettivo di Berlino è che la tassa sulle transazioni finanziarie sia imposta nell’Europa a 27».

MONTI MEDIA – La linea rispettosa del gioco di squadra è stata ripresa poi in serata dal premier italiano Monti: «È necessario che i vari Paesi europei non vadano avanti da soli nell’applicazione» della Tobin tax. La tassa «vedrà il suo giorno nell’anno in corso – ha ribadito però il ministro della Finanze francese Baroin subito dopo – Noi speriamo di procedere velocemente sulle modalità di applicazione» e «di accelerare il calendario». Nel clima teso dei vertici anticrisi, Berlino ha intanto guadagnato oggi l’ok olandese, con il premier Mark Rutte, che si è allineato contro gli eurobond, sostenendo che il tetto per il futuro fondo europeo Esm da 500 miliardi sia sufficiente. La crisi del debito internazionale continua a incalzare però anche la locomotiva tedesca: è di oggi il dato di un crollo degli ordinativi industriali che ha novembre hanno segnato una flessione del 4,8%. Il calo più pesate dal gennaio 2009.

LA POSIZIONE DELLA GB – Il premier britannico David Cameron si è detto contrario a un tassa sulle transazioni finanziarie europea, a meno che una tale Tobin Tax non venga applicata a livello mondiale. «Una tassa solo europea ci costerebbe posti di lavoro e gettito fiscale, sarebbe nefasta per tutto il continente da cui vedremmo andarsene moltissime aziende finanziarie» ha avvertito Cameron, intervistato dalla Bbc: «Io mi opporrò, a meno che il resto del mondo decida in tempi brevi di adottare una tassa simile».

Redazione Online

Tobin tax, l’Europa va in ordine sparso. Cameron alla Bbc: «La bloccherò»ultima modifica: 2012-01-08T17:24:21+01:00da
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